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G7, la mostra “Sette secoli di arte italiana” fa tre volte boom al castello di Mesagne: qualità, presenze ed eventi

La mostra “Sette secoli di arte italiana” al castello di Mesagne ha registrato tre “boom” significativi, confermando il suo successo e l’attrattiva culturale.

Qualità delle opere

Il primo riguarda la qualità delle 51 opere esposte, curate dal prof. Pierluigi Carofano, con pezzi unici del panorama mondiale. Organizzata da Micexperience Rete d’Imprese e promossa dal Comune di Mesagne e dalla Regione Puglia, la mostra ha attirato l’attenzione per la sua straordinaria bellezza e valore artistico.

Le presenze

Il secondo boom è stato quello delle presenze. Domenica scorsa, centinaia di visitatori hanno scelto di ammirare i capolavori di Leonardo, Raffaello e Artemisia Gentileschi, preferendo la frescura del castello al caldo estivo.

“Agosto in mostra”

Il terzo boom, annunciato durante una conferenza stampa, riguarda le iniziative collaterali denominate “Agosto in Mostra”. Pierangelo Argentieri, presidente di Micexperience, ha dichiarato: «il pubblico di agosto va alla ricerca di occasioni per diversificare il proprio soggiorno, anche in chiave artistica e chiaramente dopo il pubblico del G7, questa mostra ora si propone in maniera autonoma e va segnando numeri da record».

Il sindaco di Mesagne, Antonio Matarrelli, ha sottolineato: «abbiamo già in mente che il grosso dei visitatori arriverà tra fine settembre e metà novembre come fu lo scorso anno perché il caldo non aiuta, mentre la nostra mostra, climatizzata, presenta un target altissimo sia dal punto di vista della qualità, sia dal punto di vista dell’organizzazione logistica e ciò viene unanimemente riconosciuto».

Il delegato alla Cultura e Turismo del Comune di Mesagne, Marco Calò, ha aggiunto: «stiamo registrando dati confortanti sulla mostra. Questi appuntamenti che sono collaterali, ma non inferiori da un punto di vista qualitativo al target della mostra, servono per raccontarci cosa propone l’evento mesagnese allestito nel castello e diventano attrattori di per sé. L’invito resta unico: partecipare e visitare la mostra».

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