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martedì 8 Ottobre 2024
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Crescono i porti pugliesi, Emiliano: «Tra i migliori in Italia grazie al lavoro di squadra» – VIDEO

Un «costruttivo lavoro di squadra tra organismi governativi e regionali» ha permesso «di rendere competitivo il sistema portuale pugliese innanzitutto in Italia. Abbiamo fatto sistema e siamo così riusciti ad affrontare numerose difficoltà, a superare livelli economici pre-Covid e a raggiungere i migliori porti italiani». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenendo insieme al presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, Ugo Patroni Griffi, e al presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio – Porto di Taranto, Sergio Prete, alla conferenza stampa sul tema “Nautica in Puglia: dati e prospettive”.

«Abbiamo puntato sull’innovazione tecnologica ed ecologica per porti green, su un sistema di trasporti integrato per tenere lontani dalle strade migliaia di camion e farli girare sulle autostrade del mare, abbiamo promosso la nautica da diporto e il turismo crocieristico», ha aggiunto il presidente della Regione, sottolineando come il sistema portuale pugliese abbia «tutte le carte in regola per competere con porti del calibro di Trieste, Genova e Gioia Tauro. Nel passato quello di Taranto era visto solo come il porto dedicato allo scarico dei minerali dell’Ilva, ora la trasformazione tecnologica della fabbrica, che ci auguriamo avvenga al più presto, consentirebbe di fare di Taranto un porto competitivo con i migliori, poiché è infrastrutturato in modo perfetto; il collegamento autostradale, ferroviario e con l’aeroporto di Grottaglie sono mezzi formidabili per trasformare l’intera area industriale tarantina insieme al porto», ha concluso Emiliano.

Nei primi nove mesi del 2022, nei porti dell’Autorità di Sistema portuale del mare Adriatico meridionale (AdSPMAM), sono state movimentate più di 14 mln di tonnellate di merci, +18% rispetto al 2021 e + 11,6% rispetto al 2019, anno pre-pandemia. Fanno da traino le rinfuse solide con quasi il +40%, seguite dal general cargo (+10%) e dalle rinfuse liquide (+5,5%). In trend positivo, sugli ultimi tre anni, anche il numero dei rotabili con più di 227mila unità, dato che registra una crescita dell’1% rispetto allo scorso anno e del 9% rispetto al 2019. I 3.343 accosti complessivi risultano, invece, in trend sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno, ma in discesa rispetto al 2019 (-7,5%).

Tuttavia, se si considera l’aumento della movimentazione, il trend del numero degli accosti conferma la strategia di ottimizzazione dei noli sul mercato. In sostanza, rispetto al 2019 sono utilizzate meno navi che viaggiano sfruttando la piena capacità di carico. In crescita anche il flusso dei passeggeri che sono più di 1,2 mln, circa il 34% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, recuperando gran parte del traffico del 2019. Aggregando a questi numeri le statistiche rilevate nel porto di Termoli, recentemente entrato nel Sistema dell’Adriatico Meridionale, si raggiunge il record di più di 1,4 mln di passeggeri traghetti. Un aumento significativo si registra nel traffico crocieristico: +128% rispetto allo scorso anno, con oltre 400mila passeggeri transitati nei porti.

«La straordinaria imparzialità e l’oggettività dei numeri ci dicono chiaramente che la rotta solcata è quella giusta», ha commentato il presidente di AdSPMAM, Ugo Patroni Griffi. «Numeri che in una proiezione a medio-lungo termine tenderanno certamente ad aumentare esponenzialmente a valle degli interventi di infrastrutturazione che abbiamo previsto nei sei porti del nostro Sistema».

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