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sabato 27 Luglio 2024
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Sfiducia a Emiliano, FdI: «Consorteria di potere». Il Pd: «Inchieste non riguardano la Giunta». Il M5s vota contro

È in corso la seduta del Consiglio regionale della Puglia che all’ordine del giorno ha la discussione e la votazione della mozione di sfiducia presentata dal centrodestra nei confronti del presidente Michele Emiliano.

La mozione è stata depositata due settimane fa, dopo le inchieste e gli arresti per presunti episodi di voto di scambio che hanno portato anche alle dimissioni dell’ex assessora ai Trasporti, Anita Maurodinoia, oggi presente in aula. Unico assente Donato Metallo del Pd.

È anche il primo Consiglio dopo le dimissioni dei consiglieri regionali del M5s dai loro ruoli in giunta e istituzionali.

L’ex assessora regionale ai Trasporti, Anita Maurodinoia, tornata in Consiglio regionale

Fratelli d’Itala motiva la mozione: «Emiliano ha creato una consorteria di potere»

«Nell’ambito dei suoi mandati ha dato avvio ad una consorteria di potere, rappresentata dal proliferare di agenzie, Cda, direttori generali, commissari e incarichi intuitu personae, ivi compresi i consiglieri del presidente, compreso il vicecapo di gabinetto, unica situazione in tutt’Italia, che ha fatto emergere una serie di criticità nel funzionamento e nella gestione di risorse pubbliche, oltre che gravare su tutti i pugliesi». Lo ha detto, nel suo intervento, il capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesco Ventola, motivando la mozione presentata nei confronti del presidente Emiliano.

«Noi – ha aggiunto – non siamo mai stati e mai saremo giustizialisti, e non utilizzeremo quelle che sono le legittime inchieste e i ruoli della magistratura per chiederle di andare via o di chiedere il voto di sfiducia. No, questo lo lasciamo fare a coloro che hanno il loro mantra politico nel giustizialismo. A noi non appartiene. Non ci appartiene e ci crediamo fedelmente: fino al terzo grado di giudizio tutti devono avere il sacrosanto diritto di potersi difendere, qualsiasi cittadino, di qualsiasi colore, di qualsiasi religione. È indubbio che le nomine che lei ha effettuato in questi anni intuitu personae hanno creato imbarazzo, se non vergogna, in questa Regione. Mai abbiamo sentito pubblicamente prendere le distanze, in maniera anche plastica», ha proseguito Ventola.

«In ogni settore – ha concluso – a titolo esemplificativo quello della sanità e quello dei rifiuti, ci sono problemi seri per i pugliesi. La sanità, che purtroppo non è migliorata nel corso degli anni, e i rifiuti, che i cittadini continuano a pagare di più. Sulla sanità i ritardi nella costruzione dei nuovi ospedali San Cataldo e Monopoli-Fasano. Non so quante volte è andato a fare le false inaugurazioni. Ad oggi non c’è nessun malato».

Il Pd: «Nessuna inchiesta riguarda la Giunta Emiliano»

Replicando alla mozione, il capogruppo del Partito democratico, Paolo Campo, ha evidenziato che «nessuna inchiesta giudiziaria ha riguardato l’attività di questa Giunta, né di questa né di quella precedente. Certo, questioni giudiziarie hanno attraversato la Regione, gli uffici. Ma sono questioni di cui si deve occupare la magistratura, dobbiamo rafforzare i controlli e i presìdi di legalità. È un tema nazionale».

Campo ha affermato che «noi abbiamo creduto che distruggendo scientificamente i partiti avremmo eliminato il malaffare dalla politica. Il malaffare è una questione culturale, è una questione che sta nelle pieghe della società e richiede processi storici, culturali ed economici molto più complessi. È bene che i magistrati facciano il loro lavoro. Ma l’approccio deve essere criteriato e soprattutto teso alla salvaguardia delle istituzioni e al rispetto delle istituzioni».

Per il capogruppo del Pd in Consiglio regionale «è certo che le vicende che si sono verificate hanno comportato una discussione tra le forze politiche. Siamo abituati a discutere. Il tema, collega Ventola, è che su queste questioni dovremmo avere la prudenza, da uomini politici seri e maturi, di confrontarci analizzando il problema vero, perché è vero che, nonostante l’inchiesta “Mani pulite”, in questo Paese non siamo riusciti a fare un salto avanti».

Il Movimento 5 stelle: «Mozione strumentale. Non votiamo. Faremo un’opposizione costruttiva»

«Il Movimento 5 stelle chiede garanzie, garanzie sul fatto che l’azione amministrativa della Regione Puglia sia nel segno della piena legalità e trasparenza. Siamo consapevoli che serva lavorare per potenziare gli strumenti per prevenire e contrastare l’illegalità. Da questa consapevolezza è nato il patto per la legalità, consegnato al presidente Emiliano. Stiamo lavorando a una proposta di legge per istituire un nucleo ispettivo che possa operare da parte del presidente e dei suoi uffici e che possa avere condivisione ‒ e ha avuto condivisione ‒ sia dal punto di vista politico, a qualsiasi livello, dove ci sono anche nomine in diversi settori, sia dal punto di vista tecnico. Ci sono, quindi, le premesse perché i punti del patto vengano messi in atto rafforzando l’azione amministrativa». Lo ha detto il capogruppo del M5s, Marco Galante, durante la discussione della mozione.

Galante ha quindi annunciato: «Non voteremo la mozione di sfiducia perché vorrebbe anche dire rinnegare il lavoro fatto. Non presteremo innanzitutto fianco a un’iniziativa chiaramente strumentale del centrodestra, da cui naturalmente non accettiamo alcun tipo di lezione, tantomeno di moralità. Da oggi faremo un’opposizione costruttiva votando quei provvedimenti che riteniamo utili per i cittadini e portando avanti le nostre battaglie».

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