Home Attualità Antonella Moffa, la forchetta ribelle: foodblogger foggiana fra tradizione e innovazione

Antonella Moffa, la forchetta ribelle: foodblogger foggiana fra tradizione e innovazione

Elegante, insolita. Qualche volta pop. “La forchetta ribelle” è così, lo dice la sua “bio”: un’appassionata di cucina a 360 gradi diventata un punto di riferimento per gli amanti della buona tavola. In Puglia e, in particolare, in Capitanata. Una food blogger che risponde al nome di Antonella Moffa e che, nel 2018, decide di dare un seguito a ciò che ha sempre fatto. «Scoprire nuove realtà culinarie e fotografarle – rivela – è ciò che faccio da tempo. Così ho pensato che poteva essere di aiuto anche ad altri: sulla mia pagina consiglio luoghi in cui andare a cena, ma suggerisco anche ricette e preparazioni, talora lasciandomi ispirare dalla stagionalità, talaltra azzardando ingredienti particolari». Come lo spaghetto con il riccio di mare che rappresenta una sua grande passione, vero termine di confronto tra i vari ristoranti. O come il sushi, sempre più diffuso e articolato, declinato anche in versione “crudo di mare”, com’è noto da queste parti. Senza trascurare la “mise en place”, la decorazione della tavola, «Poiché – come dice – mi piace il bello e vi presto sempre molta attenzione».

Moltissime le esperienze pugliesi fotografate in questi anni, tanto con l’obiettivo che con il palato. Ma altrettante anche quelle vissute fuori dai confini regionali, nei ristoranti stellati e all’estero. «I viaggi – aggiunge – hanno arricchito il mio bagaglio culturale, penso alle esperienze alle Mauritius oppure in Francia, ad esempio, dove ho potuto assaporare prodotti e piatti insoliti, provando poi a mescolarli con la nostra tradizione». Già, la tradizione. «Essere food blogger in una regione in costante evoluzione turistica è senz’altro una fortuna. Tuttavia, nonostante le tante risorse – spiega – la Capitanata è un po’ indietro rispetto a Bari o al Salento, anche in termini di comunicazione. Molti ristoratori non hanno ancora colto le potenzialità dei social».

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