Home Cronaca Eredita 480 milioni di lire ma per lo Stato sono carta straccia:...

Eredita 480 milioni di lire ma per lo Stato sono carta straccia: foggiana fa causa per convertirli in euro

Sarebbero 235mila euro, euro più euro meno, pari a 480 milioni del vecchio conio, ma per la banca e lo Stato italiano non valgono nulla. Per anni sono stati custoditi in una cassetta di sicurezza di una filiale della banca Intesa San Paolo di Parma, lasciati da un facoltoso individuo, celibe, con una unica parente residente a Foggia, una 85enne destinataria dell’eredità dell’uomo.

Ma la fortuna ereditata non vale niente per la banca. Quel quasi mezzo miliardo di lire non può più essere convertito, perché trascorsi più di dieci anni dall’entrata in circolazione dell’euro. Dunque, alla ricevute picche dalal Banca d’Italia, la 85enne foggiana si è rivolta agli avvocati per vedersi riconoscere la valuta. Così ha affidato tutta la pratica allo studio legale Elena Caparello e Patrizia De Paola del Foro di Roma che hanno adito le vie legali per il riconoscimento di quello che ritengono un diritto della donna, visto che – ed è questa la tesi – anche se attualmente in Italia esiste una prescrizione decennale per l’esercizio dei diritti di credito, come ha evidenziato Banca d’Italia – prescrizione che non esiste negli altri Paesi della Comunità europea dove è ancora possibile “cambiare” in euro l’ex moneta nazionale – è altrettanto vero che il termine iniziale dei 10 anni decorre da quando il soggetto può far valere il proprio diritto (art. 2935 codice civile), quindi si deve fare riferimento alla data di ritrovamento delle banconote, in vario taglio, nella cassetta di sicurezza della filiale di Parma.

Secondo una ricostruzione dello studio legale romano, le operazioni di cambio eseguite nel periodo 22 gennaio 2016-31 maggio 2021 sono state 263, per un importo complessivo di 2.661.596,96 euro.

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Exit mobile version