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Il bando della New Generation per arginare lo spopolamento: ad Accadia la rinascita con i primi fondi

Un dato già noto, messo nero su bianco da una ricerca dell’Istat, ma non per questo meno dirompente per il futuro della Puglia e, in generale, del Mezzogiorno. Nel Tacco d’Italia le tre differenti fasce d’età di riferimento per l’indagine (15-64, 15-29 e 30-64) si registra uno spopolamento superiore a quello medio nazionale. Ossia, dei 149.661 italiani di età compresa tra 15 e 29 che nel 2030 potrebbero mancare all’appello, 61.306 saranno pugliesi: 7.411 alla Bat, 12.094 al Foggiano, 6.183 a Brindisi, 17.606 a Bari, 10.332 a Lecce e 7.684 a Taranto. A soffrirne non saranno solo i grandi centri, ma soprattutto i piccoli borghi, quelli delle aree interne, in affanno rispetto a una prospettiva che li vede doppiamente penalizzati: carenza di servizi e impoverimento demografico.
E allora come invertire la rotta, cercando di rendere attrattivi i piccoli Borghi? Risposta non semplice, soprattutto perché il 2030 è praticamente dietro l’angolo, e il terreno da recuperare è tanto, visto che le zone interne hanno sempre vissuto di una luce tenue, dimenticati dalle programmazioni territoriali, o inseriti solo pcome specchietto per le allodole dei vari finanziamenti nazionali ed europei. Ma qualcosa sta cambiando.

Il segno più evidente dell’inversione della rotta arriva da Accadia, il piccolo comune dei Monti Dauni, in provincia di Foggia, beneficiario, unico in Puglia, di un finanziamento da 20 milioni di euro, già diventati 22, da parte del ministero della Cultura. «Nel Comune di Accadia stiamo pianificando tutte le procedure per realizzare una vera e propria inversione di rotta, secondo gli obiettivi del Bando della New Generation Eu, legati al contrasto dello spopolamento delle aree interne, in particolare dell’area dei Monti Dauni meridionali», sottolinea il sindaco di Accadia, Agostino De Paolis. L’obiettivo della sua amministrazione non è solo quello di “spendere bene” le risorse assegnate, ma anche di creare le condizioni per un vero e proprio sistema territoriale, capace di coinvolgere gli altri Comuni in una visione d’insieme: «perché non c’è futuro da soli», come ha più volte ripetuto De Paolis nelle varie occasioni pubbliche e nei confronti con le istituzioni locali. Chiaro anche il riferimento a un contesto più ampio, visto che Accadia è una sorta di ponte che si candida a collegare la Puglia con la Campania e la Basilicata. Un’area vasta accomunata da identici problemi di “inverno demografico” e spopolamento delle risorse economiche, mai sufficienti a contribuire al cambiamento di rotta, ora tanto alla portata.

Accadia, tra l’altro, potrà contare anche su ulteriori 6 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Puglia. Una dotazione finanziaria – siamo a quasi 28 milioni di euro – che può rappresentare la grande scommessa per la rinascita delle zone interne e il ritorno al popolamento dei suoi piccoli borghi che, intanto, si stanno adoperando per richiamare l’attenzione degli operatori economici e commerciali, visto che in Puglia la Linea Bando Borghi vale 49 milioni di euro, 33 dei quali ai primi 19 progetti, metà dei quali sui Monti Dauni, dove sono previsti 750mila euro a Comune. Lunga è la lista dei Comuni interessati dai finanziamenti del Pnrr (Azione 2.1 Linea B): Bovino, Candela, Casalvecchio di Puglia, Castelnuovo della Daunia, Celle di San Vito, Faeto, Castelluccio Valmaggiore, Deliceto, Ordona, Orsara di Puglia, Rocchetta S. Antonio e Sant’Agata di Puglia. Le domande sono state aperte lo scorso 8 giugno e scadranno l’11 settembre con agevolazione per le Pmi per iniziative di rigenerazione culturale e sociale.

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