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Maxi-truffa sul fotovoltaico, coinvolto il patron dell’Audace Cerignola: sequestrati 10 milioni di euro

Anche i Grieco di Cerignola sono presenti nella maxi inchiesta su presunte truffe, connesse agli incentivi per installare impianti fotovoltaici che vede indagate 64 persone, tra cui appunto i fratelli Antonio, Francesco e Nicola – quest’ultimo presidente anche dell’Audace Cerignola, squadra di calcio che milita nel campionato di Lega Pro – figli di Michele Grieco, patron del marchio Proshop, leader nella commercializzazione di prodotti per l’igiene della casa e della persona.

A promuovere l’inchiesta è la Procura della Repubblica di Bolzano su atti della Procura di Matera. Secondo l’impianto dei giudici, un imprenditore pugliese, Pietro Ninivaggi, originario di Altamura, presidente di Agrilucana energy, con sede proprio nella città del pane, avrebbe messo a sistema 49 società fittizie, con tanto di prestanome, tra cui anche un presunto imprenditore russo, Igor Akmerov, e un altro suo connazionale di nome Andrey Sleznev, con cui avrebbe ottenuto dal gestore dei servizi energetici oltre 99 milioni di euro aggirando l’iter autorizzativo.

In pratica, gli impianti, tutti nella provincia materana, sono stati spacchettati e assegnati in piccole porzioni a tante aziende cosi da aggirare l’autorizzazione unica regionale, essendo sufficiente per quelle dimensioni solo una dichiarazione di inizio attività. Di conseguenza, si sono accorciati i tempi per ottenere i contributi. A Ninivaggi sono stati sequestrati, da parte dei giudici della Corte dei conti del Lazio, conti correnti, immobili e auto di lusso; mentre ai Grieco è stato deciso il sequestro di beni per dieci milioni di euro, tra beni, veicoli, conti e quote societarie, tra cui anche dell’Audace e della casa madre di famiglia. Secondo i legali degli indagati, gli avvocati del foro di Foggia, Roberto Ruocco e Michele Vaira, invece, «gli investimenti in materia di energie rinnovabili della famiglia Grieco sono del tutto residuali rispetto al core business dell’azienda, e hanno come unica finalità quella di sostenere responsabilmente la green economy e contribuire alla transizione ecologica. Rispetto all’indagine della truffa ai danni dello Stato, che vede indagati i presunti ideatori e i relativi prestanome, la famiglia Grieco riveste la qualità di persona offesa, avendo acquistato i parchi in assoluta buona fede, come stabilito da una recente sentenza irrevocabile del Tribunale di Milano. Il gestore dei servizi energetici – proseguono i legali, nell’ambito degli accertamenti sulla sussistenza di tutti i requisiti per l’accesso alle previste tariffe, non ha eccepito alcun rilievo. La famiglia Grieco esprime la propria fiducia nell’operato della Magistratura contabile che potrà, così come quella penale, apprezzare la linearità della condotta della proprietà e della dirigenza del proprio gruppo aziendale».

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