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Rischio ridimensionamento dell’Archivio di Stato di Foggia: direttore ad interim e forse un trasferimento di sede

Volano le carte nella gestione dei beni culturali in Puglia, dopo la decisione di “rimuovere” Massimo Mastroiorio, direttore dell’archivio di Stato di Foggia, per affidare la sede alla direzione ad interim di Michele Grimaldi, attualmente direttore dell’Archivio di Stato di Bari e delle Sezioni di Barletta e Trani, fresco di nomina per il triennio 2023/2026.

Il cambio nella direzione non sta bene ad alcuni studiosi foggiani che hanno costituito un comitato e chiesto l’intervento delle autorità nazionali per dirimere la questione ed evitare – come scrivono in una lettera/appello – il ridimensionamento della sede foggiana, tra le più importanti nel panorama pugliese e nazionale nella conservazione di atti e documenti.

Sotto la polvere degli archivi ci sarebbe però ben altra inconfessata  battaglia, quella che riguarderebbe la fruizione di Palazzo Filiasi, attuale sede dell’Archivio di stato a Foggia, storico palazzo che si affaccia su piazza XX Settembre e che farebbe gola alla Soprintendenza che da tempo starebbe provando a renderlo sede di un più articolato progetto sui beni culturali, facendone un hub storico-culturale e trasferendo la direzione e gli uffici della soprintendenza foggiana. 

«L’archivio di Stato di Foggia deve proseguire a mantenere quella centralità che ha avuto per gli studiosi di storia e per gli appassionati di cultura, centralità assunta a partire dalla direzione illuminata di Pasquale De Cicco», si legge nell’appello firmato dal Comitato foggiano dell’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano.

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