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Serie C, il Cerignola strappa un punto nella tana del temibile Avellino: 0-0

Foto di Gianni Marino

Il Cerignola porta via un preziosissimo punto dal “Partenio-Lombardi”, finisce a reti inviolate con una prova di maturità offerta dall’Audace, che ha contenuto bene i propositi di riscatto – non evidentissimi in realtà – di un Avellino incostante. Sette punti in tre giornate e seconda gara di fila senza subire gol. Raffaele deve fare a meno di Ligi e Coccia, rilevati dal 1’ da Visentin in difesa e Tentardini nei cinque in mediana, con Russo dirottato a destra: nell’abituale 3-5-2, in avanti ancora Cuppone e Salvemini. Pazienza opera qualche modifica in uno schieramento speculare: Frascatore, Llano e Redan, il quale fa coppia con Gori in attacco.

Primo tempo

Ancora una volta, gli ofantini hanno un approccio adatto, pressando e ripartendo con automatismi ben imbastiti. Ai padroni di casa vengono concessi solo un paio di cross imprecisi, preda facilmente di Saracco, in un quarto d’ora iniziale che non lascia particolari tracce. La gara non riesce a decollare dal punto di vista delle occasioni, a metà frazione arriva il cooling break a causa del caldo e dell’umidità nella serata avellinese. Il primo vero sussulto è di marca ofantina al 35’: sviluppo dell’azione sulla corsia mancina, Paolucci pesca perfettamente Cuppone, la cui volée è sventata con un gran riflesso da Iannarilli, che concede soltanto il corner. Paolucci ispira ancora al 40’, inserimento in area diLuca Russo e conclusione chiusa in angolo: sugli sviluppi del tiro dalla bandierina, l’esterno (alla presenza numero 250 con l’Audace) scaglia un tracciante destro respinto dal palo e, a seguire, altra chance per Capomaggio con altra deviazione sul fondo per sessanta secondi indiavolati degli ospiti. Si va al riposo sullo 0-0, ma con un Cerignola a masticare amaro per la sorte non benevola nel finale di tempo.

Secondo tempo

Gli irpini provano a scuotersi al rientro dagli spogliatoi: Rocca sgasa a sinistra, pallone dentro per Redan, ma Saracco è bravo a rifugiarsi in corner, da cui poi la sfera arriva a D’Ausilio che fa partire un mancino largo (50’). I gialloblù non rinunciano al palleggio e alla manovra ragionata, allo scopo di irretire gli avversari facendoli sprecare energie per il recupero del possesso. Pazienza inaugura la serie di cambi con Raffaele Russo al posto di Redan, poco dopo Martinelli si infortuna fra le ‘cicogne’: dentro Bianchini con Capomaggio arretrato in difesa. I due Russo protagonisti: Luca non riesce a girarsi e indirizzare verso la porta su tracciante basso a tagliare l’area, dall’altro lato il neo entrato Raffaele fa perno e tira, trovando l’opposizione ottimale col corpo di Visentin. Al 75’ Paolucci cerca di pescare il jolly dalla lunghissima distanza, traiettoria non di molto alta. Biancoverdi in pressione, Armellino svetta senza centrare lo specchio. In un solo colpo dentro Velasquez (all’esordio), Di Dio e Gagliano per gli ultimi scampoli di gara, Sainz-Maza esaurisce le sostituzioni. Ben sette i minuti di extratime, in cui l’Audace ci prova ma è la stanchezza a prevalere.

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