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Zapponeta, non riesce a restituire un prestito di 60mila euro e lo uccide: arrestato il presunto assassino di Giuseppe Ciociola

È stato individuato il presunto assassino di Giuseppe Ciociola, bracciante agricolo di 59 anni, ucciso la mattina del 12 marzo 2022 a Zapponeta.

Ciociola sarebbe stato ucciso perché l’uomo, a cui aveva prestato 60mila euro da impiegare in un’attività di ristorazione, non riusciva a restituirgli il denaro.

È quanto hanno ricostruito i carabinieri di Manfredonia e i finanzieri del Gico (Gruppo investigativo criminalità organizzata) delle fiamme gialle di Bari sull’efferato omicidio di avvenuto nel marzo del 2022 a Zapponeta. Il cadavere venne trovato la mattina del 12 marzo. Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Foggia.

Nei confronti del presunto autore materiale del delitto è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Ciociola, 59 anni, fu ucciso in un casolare, annesso a un terreno, nelle campagne tra Zapponeta e Manfredonia con un colpo di pistola alla nuca mentre era chinato sul banco di lavoro. Poi il presunto omicida ne avrebbe coperto il corpo con dei teli. Un delitto che impressionò la comunità per la sua crudeltà.

Gli investigatori di Arma e Finanza hanno accertato che nel 2021, Ciociola sarebbe risultato beneficiario di contributi pubblici, destinati alle aziende in difficoltà a seguito della pandemia Covid 19 e di ulteriori somme derivanti da agevolazioni fiscali, per un totale di circa 500mila euro. Poco dopo l’uomo arrestato avrebbe ricevuto dalla vittima un prestito, pari a circa 60mila euro, da impiegare in un’attività di ristorazione. A seguito delle pressanti richieste di restituzione della somma prestata, il presunto omicida, nell’impossibilità di farvi fronte, si sarebbe, dunque, determinato ad assassinare il suo finanziatore. Questo il probabile movente.

Sulla base del grave quadro indiziario, accogliendo la richiesta del pubblico ministero, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Foggia ha emesso un provvedimento restrittivo della libertà personale a carico dell’indagato che è stato eseguito nel carcere del capoluogo dauno, dove l’uomo è già attualmente detenuto, in attesa di giudizio, in esecuzione di una misura cautelare emessa in un altro procedimento. Il procedimento in questione si trova nella fase delle indagini preliminari.

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