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La Puglia quarta in Italia per accoglienza di minori: 800 su 1.500 sono in Cara e hotspot

Sono circa 800 i minori ospitati nei Cara e negli hotspot pugliesi sui 1.500 presenti nella regione, 700 dei quali si trovano nelle comunità. Sono i numeri dell’accoglienza resi noti, oggi, dal Garante dei minori della Regione Puglia, Ludovico Abbaticchio, in occasione della presentazione del programma della giornata internazionale dell’infanzia e dell’adolescenza.

La Puglia è la quarta regione in Italia per accoglienza dei minori ma è necessario che quelli ospitati nei Cara e negli hotspot «vengano portati in ambienti più idonei», ha sottolineato Abbaticchio. «È quindi necessario che il ministero competente dia dei finanziamenti specifici su questo settore».

Il Garante dei minori ha annunciato che il prossimo 20 novembre visiterà due distinti centri di accoglienza di minori e minori stranieri non accompagnati, attivi nella regione.

A partire da domani, poi, cominceranno le iniziative della giornata dell’infanzia e dell’adolescenza con un calendario di appuntamenti che si avvarrà della presenza di Vincenzo Schettini, docente di fisica e influencer riconosciuto dal popolo del web, pronto ad incontrare gli studenti e a servirsi della propria capacità comunicativa per trasmettere entusiasmo e gioia di studiare per crescere. Il primo incontro, domani alle 11:30 a Trani, nel Liceo scientifico “Vecchi”. A seguire, Schettini sarà a Taranto, nel teatro “Fusco”, il 14 novembre, per concludere il tour denominato “La Fisica che ci piace – Lo show”, il 27 novembre prossimo nell’Agorà del Consiglio regionale di Puglia, in via Gentile.

Nel corso della conferenza stampa, è stato precisato come il 23% della popolazione italiana sarebbe sotto la soglia di povertà e in questo numero ci sono soprattutto i minori, i soggetti più fragili del sistema. La scuola, secondo il Garante, è ancora uno degli strumenti di promozione sociale più efficaci. Serve un sistema scolastico nuovo, più moderno, inclusivo, attivo fino alle 18, per sottrarre i ragazzi alle possibili devianze dietro l’angolo, in un panorama in cui i danni da post Covid-19 alla salute psicofisica non sono ancora abbastanza compresi.

Abbaticchio si è soffermato anche sulla guerra tra Israele e Hamas: «Noi siamo per lo stop alle bombe, basta con la guerra sia in Israele che in Palestina. I bambini, tra le principali vittime, devono imparare a giocare per la pace e non per la guerra», ha affermato sottolineando che «questa tragedia è una cosa che fa male a tutti noi, come persone e come rappresentanti istituzionali. Adesso serve un grande movimento delle nazioni più potenti e influenti per evitare il rischio che la guerra si allarghi a tutto il Mediterraneo».

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