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La Regione Puglia crea una “banca dati” per raccogliere buone pratiche: «Fare rete per un welfare migliore»

«Promuovere le buone pratiche realizzate da Comuni e Ambiti pugliesi è per noi una priorità» e per questo, spiega l’assessora al Welfare, Rosa Barone, la Regione Puglia ha attivato la “Banca dati regionale delle buone pratiche in ambito sociale”.

L’Avviso pubblico, rivolto ai Comuni e agli Ambiti territoriali, è stato pubblicato lo scorso 15 giugno per raccogliere manifestazioni di per la presentazione delle buone pratiche realizzate nell’ambito di servizi ed interventi del welfare locale, adatte a essere replicate e trasferite nei diversi contesti territoriali regionali, insieme alla costituzione di un networking tra tutti coloro che sono interessati a scambiarsi esperienze e a condividere processi di lavoro innovativi ed efficaci nell’area delle politiche di welfare.

Gli Ambiti territoriali e i Comuni possono presentare le candidature contenenti esperienze di buone pratiche realizzate sul cambiamento dei processi organizzativi per il miglioramento della gestione dei servizi; sul cambiamento delle modalità di erogazione dei servizi e della relazione con gli utenti; per l’ottimizzazione nell’uso delle risorse umane e/o materiali per ottenere maggiore efficienza; per le procedure amministrative e procedure di gare di appalto; progetti innovativi in ambito socio-educativo. Anci Puglia, in ragione della Convenzione con la Regione, procederà alla raccolta delle manifestazioni di interesse presentate dagli Ambiti territoriali pugliesi ed alla attività preliminare di istruttoria formale delle candidature pervenute.

«Fare rete – spiega la direttrice del dipartimento Welfare della Regione Puglia, Valentina Romano – è indispensabile per valorizzare il lavoro degli Ambiti e dei Comuni. Per questo vogliamo sperimentare, in sinergia con Anci Puglia, uno strumento di condivisione delle buone pratiche in materia di politiche sociali e socio-sanitarie, adatte ad essere replicate e trasferite, e di networking tra tutti coloro che hanno sviluppato tali buone pratiche e coloro che sono interessati a replicarle per il miglior funzionamento dei servizi erogati ai cittadini».

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