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Da Alliste al San Raffaele di Milano per stare vicino a Berlusconi: «Per te andrei anche al Polo Nord»

È partito da Alliste, in provincia di Lecce, per andare a Milano, all’esterno dell’ospedale San Raffaele dove è ricoverato in terapia intensiva il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi.

Marco Macrì, 31 anni, un “fedelissimo” del Cavaliere, dopo la notte passata in treno, si è posizionato sotto il settore D dell’ospedale con un cartellone con la scritta “Forza Silvio, il Salento è con te”.

«Sono venuto qui apposta – spiega -, in certe circostanze non bisogna pensarci, specie quando si tratta di un amico e lui non è un amico come gli altri. Senti proprio quella spinta dal cuore: non è politica e non è calcio. Anche se è Pasqua lascio la famiglia – conclude – Lo andrei a trovare anche se fosse al Polo nord perché come Silvio non c’è nessuno. È sempre stato un punto di riferimento».

Il “fedelissimo” ha anche sfoggiato un tatuaggio, ormai un po’ sbiadito, dedicato al Cavaliere.

«Reagisce alle cure»

Seconda notte in ospedale, intanto, Silvio Berlusconi. Il leader e fondatore di Forza Italia è ricoverato da mercoledì in terapia intensiva al San Raffaele di Milano per un’infezione polmonare causata da una leucemia mielomonocitica cronica che lo affligge da tempo, come chiarito da Alberto Zangrillo, medico personale di Berlusconi, e da Fabio Ciceri, ematologo dell’ospedale.

«Ho parlato poco fa con il professor Zangrillo, mi ha detto che Berlusconi ha riposato bene, sta reagendo positivamente alle cure, è un leone, fisicamente forte, vogliamo essere ottimisti», ha detto il vicepremier e ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, ospite di “Agorà”, Rai Tre. «Quando l’ho sentito al telefono aveva una voce forte e squillante – ha aggiunto -. Come al solito ci ha incoraggiato tutti, durante il Consiglio dei ministri ha chiamato Meloni e Salvini, segue quello che accade, noi stiamo lavorando in maniera seria, l’attività organizzativa del partito e la campagna elettorale per le amministrative continuano, stiamo tutti lavorando e seguendo con amicizia e affetto il percorso della malattia». Tajani ha ribadito: «Le notizie sono positive, reagisce alle cure, mi auguro possa guarire il prima possibile».

Leucemia diagnosticata due anni fa. A marzo la riacutizzazione

La leucemia mielomonocitica cronica sarebbe stata diagnosticata «circa due anni fa» al leader di Forza Italia e si sarebbe «riacutizzata qualche settimana fa».  

Da qui il ricovero di fine marzo, gli esami che mostravano che «i globuli bianchi continuavano a salire» e le terapie per tenere a bada la malattia. Nel frattempo, la complicazione dell’infezione polmonare, trattata con antibiotici, e il ricovero di ieri. Sempre a quanto si apprende, ci vorrà qualche giorno per permettere alle terapie in atto di dare qualche risultato.

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