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Eolico off shore, non si ferma la protesta nel Salento: «Un esercito pacifico per difendere il territorio»

«Un esercito pacifico, unito dall’amore per il Salento e dalla voglia di proteggerlo, contro l’esercito di pale galleggianti che minaccia il nostro mare» ha manifestato, stamattina, a Porto Miggiano contro «l’invasione dei giganti dell’eolico off shore e alla prevaricazione delle speculazioni sulla difesa del paesaggio, un popolo che difende il proprio patrimonio identitario».

Lo afferma il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo de La Puglia domani, a margine del sit-in che si è tenuto lì dove, rappresentanti del territorio e cittadini avevano già manifestato il 21 novembre 2021 e il 1° maggio 2022.

«Più che un sit-in, è diventato l’inno alla bellezza del Salento e allo stesso tempo il grido di battaglia di un territorio stanco di essere sfregiato dalla bramosia di denaro delle multinazionali», commenta Pagliaro: «Il Salento che non si arrende, non retrocede. Il Salento fiero e orgoglioso combatte per il futuro dei propri figli. Siamo la terra del sole, del mare e del vento, è vero, ma non vogliamo diventare terra di conquista per chi vuole sfruttarci. Non può esserci futuro se ci lasciamo colonizzare, abbiamo il dovere di lasciare ai nostri figli una terra più bella di quella che abbiamo trovato».

L’obiettivo della manifestazione, spiega Pagliaro, era «dire no a tutte le mega centrali del vento che le multinazionali vorrebbero piazzare, nel Salento e in Puglia, a pochi chilometri dalle nostre coste, come in un grande risiko che calpesta la bellezza e ogni logica di corretta pianificazione dello spazio marittimo».

Il capogruppo de La Puglia domani evidenzia che «siamo a favore della transizione energetica, delle energie rinnovabili, ma ci sono luoghi dove si possono installare gli impianti, noi diciamo no dove rovinano, sfregiano, deturpano».

Alla manifestazione di oggi erano presenti l’assessora regionale all’Ambiente, Anna Grazia Maraschio, e i consiglieri regionali Antonio Gabellone e Paride Mazzotta, oltre ai sindaci e agli amministratori locali di 87 Comuni della provincia di Lecce, le associazioni e i movimenti Italia Nostra, Forum Ambiente e Salute, Movimento Regione Salento, Sinistra Italiana e Verdi.

«Vogliamo impedire che il nostro mare diventi area di conquista. E combatteremo, non arretreremo di un centimetro. Questo è no secco a tutti i progetti d’insediamento di impianti eolici galleggianti che minacciano le coste con un impatto visivo devastante e conseguenze ambientali pesanti anche sui fondali e a terra, con le opere di ancoraggio e allaccio alla rete energetica. I signori dell’eolico offshore non riusciranno a passare sulle nostre teste. Sia rispettata la volontà dei territori», conclude Pagliaro.

Le manifestazioni non si fermano: ne sono previste altre, nei prossimi giorni, a Leuca e nell’atrio di Palazzo dei Celestini, sede della Provincia di Lecce.

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