Pantaleo Corvino e Stevan Jovetic: una storia che potrebbe ripetersi.
Correva l’anno 2008. Corvino era il direttore sportivo della Fiorentina, all’epoca di proprietà della famiglia Della Valle. Il ds pugliese, già apprezzato scopritore di talenti, ne andò a pescare uno particolarmente interessante dal Partizan di Belgrado: Stevan Jovetic. Il 19enne non era uno sconosciuto. Era già considerato uno dei principali talenti calcistici del panorama europeo, per questo arrivò in viola con altissime aspettative. Con quei capelli alla Brian May, il chitarrista dei Queen, e il volto che ricordava vagamente Michelle Platini, conquistò rapidamente tutti partita dopo partita. «Diventerà una leggenda della Fiorentina», sosteneva in maniera convinta il ds Corvino che ha sempre creduto nel montenegrino, tanto da provare a riportarlo in viola a più riprese.
Adesso i due potrebbero ritrovarsi davvero. A Lecce.
Il direttore sportivo giallorosso, d’accordo con il tecnico Marco Baroni, sta letteralmente rivoluzionando la rosa dei salentini. Via il portiere Gabriel, via il capitano Lucioni e anche il bomber Coda. Un terremoto a cui seguirà la ricostruzione in tempi possibilmente non troppo lunghi, per permettere all’allenatore di lavorare con la squadra al completo. In serie A servirà qualità e chi meglio del montegrino, pupillo di Corvino può fornirla ai giallorossi?
Al momento l’affare è solo qualcosa in più di una suggestione, un sogno del direttore sportivo che ha sempre speso belle parole per il ragazzo, oggi 33 anni. Oggi Jovetic è un giocatore dell’Herta Berlino e ha il contratto in scadenza nell’estate del 2023, con opzione di rinnovo di un altro anno. L’ostacolo principale però è l’ingaggio: Jovetic in Germina guadagna una cifra vicina ai 2 milioni di euro all’anno. Cifre troppo alte per i salentini, che il direttore sportivo dovrebbe provare a limare, convincendo il montegrino della bontà del progetto Lecce. Solo lui può rendere realtà un sogno di inizio estate.
