Home Puglia Lecce Salvemini spiega il Piano urbanistico generale: «A Lecce pronti per grandi eventi»

Salvemini spiega il Piano urbanistico generale: «A Lecce pronti per grandi eventi»

Dopo il concerto dei Negramaro che ha scatenato tante polemiche, nel dibattito sulla necessità di creare spazi per grandi eventi musicali, congressuali e fieristici, interviene il sindaco Carlo Salvemini. «A Lecce ci stiamo misurando da tempo con questo tema ambizioso. Nel Pug abbiamo messo a fuoco lo spazio più idoneo per ospitare i grandi eventi: è l’area che si trova in prossimità dello stadio (un impianto pubblico pronto a ospitare grandi manifestazioni musicali), da ambo i lati del viale della Libertà nel quadrante est della città, dove l’amministrazione ha diverse aree di proprietà pubblica, dove un ponte pedonale e ciclabile può collegare il lato nord e sud, che può agevolmente rafforzarsi e consolidarsi con la localizzazione di uno spazio che non deve confliggere con il campionato di calcio», annuncia Salvemini.

«Nel corso delle consultazioni pubbliche per la redazione del nostro Piano urbanistico generale, un focus specifico è stato dedicato ad una questione decisiva e strategica per il futuro di Lecce, quello della “città capoluogo”. Il sistema di grandi spazi e attrezzature di ruolo sovralocale, che rispondono a domande collettive dei cittadini leccesi, ma anche di altri cittadini, dell’hinterland, di tutta la Provincia e non solo», spiega il primo cittadino.
«Una scelta che è dettata dalla presenza di infrastrutture capaci di accogliere flussi di ingresso e uscita importanti, senza interferire con i normali spostamenti dei cittadini, di ampie superfici che possono accogliere i parcheggi, le fermate dei bus e percorsi ciclabili», puntualizza il sindaco.
«È una opportunità che dobbiamo cogliere insieme: istituzioni, cui spetta la pianificazione pubblica, e il sistema delle imprese del settore interessate a investirci. Non sfugga, infatti, che le esperienze più significative sono caratterizzate da questo connubio imprescindibile, che garantisce l’interesse pubblico alla realizzazione dell’opera e i capitali necessari», sottolinea Salvemini.

«Bene, dunque, che il tema emerga. Perché la risposta ad un’esigenza che non è solo salentina o pugliese, che finora è consistita nel doversi adattare a strutture pensate e progettate per altro come stadi, grandi aree monumentali, piazze nei centri urbani, piste di atterraggio, possa essere progettata e realizzata ricorrendo ai migliori saperi ed esperienze del presente. La Puglia ha dimostrato di saper organizzare grandi appuntamenti musicali. Non partiamo da zero, possiamo arrivare ancora più lontano», conclude Carlo Salvemini.

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