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Tanti sconti con la “carta delle meraviglie”: la startup ideata dagli studenti di Lecce

Una carta con cui tutti gli studenti potranno usufruire di agevolazioni, sconti, benefici e omaggi presso una cinquantina di attività commerciali di Lecce e dintorni tra negozi di libri, abbigliamento, calzature, giocattoli, fiori, telefonia e cartoleria, ma anche palestre, pizzerie, ristoranti e centri estetici: promotori dell’iniziativa sono alcuni studenti della scuola media “Ascanio Grandi” di Lecce, che hanno appena dato vita a una startup che riguarda strettamente il loro mondo, la loro vita e la loro città.

L’azienda si chiama Wonder Card – La carta studenti delle meraviglie ed è nata nell’ambito del laboratorio “Startup Garden” svolto in collaborazione con l’istituto “Galilei-Costa-Scarambone”. La startup poggia su un sistema economico del tipo “win-win-win”, in cui tutti i soggetti coinvolti “vincono”. Vincono gli studenti che, grazie alla Wonder Card, godranno di innumerevoli benefici nei loro acquisti con risparmi considerevoli; vincono gli esercizi convenzionati che, sempre grazie alla Wonder Card, amplieranno notevolmente la loro clientela; vincono i giovanissimi imprenditori della startup che realizzeranno un margine di guadagno derivante da una piccola quota di partecipazione e dalle card saranno vendute comunque a un prezzo simbolico.

Ma com’è fatta la card? I ragazzi hanno voluto inizialmente realizzare sette varianti della card e, attraverso un’indagine di mercato, hanno chiesto a un gran numero di coetanei di esprimere le personali preferenze. Una volta fatti i conteggi, gli ideatori della startup hanno individuato la grafica vincente, ossia una card molto semplice, con uno sfondo blu sfumato e il logo WonderCard ben in vista.

«Siamo gasatissimi – fanno sapere i ragazzi – perché in meno di due mesi abbiamo elaborato un’idea di business e siamo riusciti a darle una forma reale. Ci siamo divertiti da matti a cercare il nome giusto, a progettare il logo e a pensare come la carta potesse funzionare. E siamo veramente contenti che una grande parte dei negozi abbia creduto in noi e nella nostra impresa».

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