Home Puglia Tangenti, Emiliano: «Fatti molto gravi. Protezione civile insostituibile»

Tangenti, Emiliano: «Fatti molto gravi. Protezione civile insostituibile»

«Siamo di fronte a eventi molto gravi, tanto più se si considera che potrebbero essere stati commessi nel pieno dell’emergenza pandemica e approfittando dell’urgenza di procedere a gare e lavori finalizzati a proteggere vite umane», commenta così il presidente della regione Puglia, Michele Emiliano, le vicende che stanno coinvolgendo, in questi ultimi giorni, l’ex dirigente della Protezione civile pugliese, Antonio Mario Lerario, agli arresti dal 23 dicembre scorso.

«La Protezione Civile – continua Emiliano – svolge un insostituibile lavoro in questi tempi di pandemia. Dovremo quindi continuare a presidiare ogni luogo nel quale sono in corso attività vaccinali e di tracciamento, anche nelle scuole, legate alla gestione dell’emergenza sanitaria. Ho immediatamente affidato al dottor Nicola Lopane la responsabilità di gestione della Protezione Civile e della Sezione Strategie e Governo dell’offerta, chiedendogli di affrontare la gestione quotidiana, ma anche di sottoporre a verifica attenta tutte le procedure per ripristinare la trasparenza e la legalità».
Il governatore informa anche che a Lerario è stato notificato in carcere il provvedimento di sospensione dal lavoro. Il responsabile dell’anticorruzione attiverà tutti i controlli contabili e amministrativi straordinari sulle attività svolte del dirigente arrestato. Per il funzionario indagato a piede libero per i reati di falso e turbativa d’asta, Antonio Mercurio, è stato disposto il trasferimento dall’Economato ad altra diversa struttura.
«I fatti che stanno emergendo dalle indagini in corso obbligano tutti ad un’ulteriore massima allerta su qualunque procedura di gara, di affidamento e di accreditamento e simili per la acquisizione di beni e servizi che sarà indetta ribadendo a ciascuno delle decine di responsabili dei centri di spesa la massima attenzione e trasparenza nella applicazione delle procedure previste dalla legge», conclude Emiliano che ringrazia la Guardia di finanza, la Procura delle Repubblica di Bari e l’Ufficio del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari «per il lavoro di ripristino della legalità».

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