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Parla il presidente di Kyma Ambiente, Mancarelli: «I conti ora sono in ordine. Sospeso il bando Arpal»

Dopo il Consiglio comunale monotematico svoltosi su richiesta dei consiglieri di opposizione e che, su votazione, ha visto il diniego dell’azzeramento dell’intero consiglio d’amministrazione di Kyma Ambiente, il presidente Giampiero Mancarelli prova a rasserenare gli animi.

Presidente, il cda di Kyma Ambiente può continuare il suo lavoro, cosa accadrà nei prossimi giorni?

«Sono previste delle importanti interlocuzioni. Due incontri: uno tra sindacati e amministrazione comunale a palazzo di Città e uno in prefettura tra l’agenzia interinale Tempor spa, i sindacati e Kyma Ambiente».

Qual è l’obiettivo?

«Sicuramente mettere dei punti fermi per il sereno prosieguo dell’attività della municipalizzata e garantire alla città pulizia e decoro. In questi ultimi giorni abbiamo registrato il 77% di assenze da parte della platea dei somministrati, per questo mi scuso con i cittadini per i disagi che si stanno verificando e vivo con amarezza questa condizione. Auspico che questi lavoratori possano, con grande senso di responsabilità, garantire il pubblico servizio nel rispetto di tutta la cittadinanza».

Cosa ne sarà del bando Arpal che si rivolge a 45 unità lavorative, di cui 15 autisti e 30 operatori?

«Viene sospeso in attesa della decisione che scaturirà dall’incontro del 14 aprile in Prefettura. Il bando è stato concepito in virtù della scadenza del contratto dei somministrati che ha la durata complessiva di 24 mesi».

Come sanare la situazione debitoria?

«Posso dire che abbiamo intrapreso una poderosa azione di ripresa. Oggi c’è una condizione migliore rispetto agli anni passati. Abbiamo più che dimezzato i debiti con l’erario e attivato tutte le procedure per ripianare alcuni debiti storici dell’azienda grazie ad una importante azione di riorganizzazione che stiamo ponendo in essere. Ci porterà ad avere un’azienda più funzionale e rispondente in termini di servizi, di efficienza ed efficacia sul territorio. L’Amiu ha avuto momenti ben più complicati negli anni passati. Oggi siamo in un momento difficile dettato dalla mancata corresponsione dei ristori covid. Voglio ricordare che le difficoltà vengono da lontano, da quando il commissario straordinario Blonda, nel 2006 quando ci fu il dissesto, non pagò all’Amiu 30 milioni di euro e mise sul piatto una serie di immobili, tra cui l’inceneritore. Evitò così il fallimento dell’azienda che da allora è andata in sofferenza».

La raccolta differenziata oggi è attiva a macchia di leopardo.

«Oggi abbiamo il 27,6% di raccolta differenziata. Si sta pensando di rimodulare il contratto di servizio, se ne sta occupando la direzione comunale competente che ricalibrerà il contratto per proseguire e individuare il piano di completamento della raccolta differenziata».

I cassonetti ingegnerizzati sono serviti?

«Quel tipo di cassonetti non sono una mia idea e comunque costano meno della raccolta differenziata porta a porta che necessita di un numero maggiore di operatori per lo svuotamento delle pattumelle. I consiglieri di opposizione possono darci consigli in merito alle criticità che ci sono. Siamo aperti a qualsiasi suggerimento».

A quando il concorso?

«Tutto tace. Appena la vicenda sarà chiarita potremo procedere con un nuovo concorso per dare respiro all’azienda».

Stipendi ai somministrati: a che punto siamo?

«Le mille euro che abbiamo anticipato e che avrebbe dovuto pagare la Tempor, sono già state versate. Manca un terzo del mese di febbraio e quello di marzo che matura il 16 aprile. Nel tavolo convocato per i prossimi giorni si parlerà anche di questo».

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