Circa 900 idonei del concorso per ausiliari pulitori della Sanitaservice Taranto sono in attesa di sapere cosa sarà del loro futuro.
Da più parti arriva la richiesta di prorogare la graduatoria per far sì che queste persone possano ricevere una chiamata e avere un posto di lavoro.
«A tutt’oggi su 900 idonei, sono state assunte solo 106 unità e la data di scadenza della graduatoria del concorso in questione è il prossimo 18 ottobre, ma è prevista la facoltà di proroga della graduatoria per ulteriori tre anni», spiega il consigliere regionale Massimiliano Stellato, presidente di Italia Viva in Puglia, che ha presentato una mozione con cui impegna la Giunta Emiliano «a predisporre ogni utile iniziativa per prorogare la graduatoria degli idonei dell’Asl Taranto».
Per Stellato «è ormai imminente la consegna dei lavori del nuovo ospedale San Cataldo di Taranto e l’entrata in funzione del nuovo nosocomio richiederà l’impiego immediato di risorse umane senza che sia speso tempo prezioso in lunghe e articolate procedure concorsuali».
Sull’argomento interviene anche il capogruppo di Azione nel Consiglio regionale della Puglia, Ruggiero Mennea, che ha chiesto un’audizione urgente in Commissione.
«Sono circa 900 le persone che hanno superato il concorso – ricorda – risultando idonee e che, se la graduatoria non dovesse essere prorogata, come consente la normativa, a partire dal 18 ottobre perderanno ogni possibilità di assunzione, se non affrontando nuovamente un concorso che hanno già vinto».
Il capogruppo di Azione sottolinea che «è assurdo e ingiusto che tanti uomini e donne che con sacrificio hanno superato una prova impegnativa e che da tre anni attendono una chiamata in servizio non possano ambire ad avere un posto di lavoro. Tra l’altro – spiega -, il personale in servizio di Sanitaservice Taranto risulta ancora insufficiente e la prossima apertura nel 2026 del nuovo ospedale di Taranto offrirà ulteriori possibilità concrete di assunzione per gli idonei in graduatoria».
Mennea annuncia che chiederà «con forza» al presidente Emiliano «di prorogare le graduatorie per tre anni. Un atto che, oltre ad essere lecito e consentito, rappresenta un gesto di equità sociale».
