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Truffa da 22 milioni per compensi legali alla Regione Puglia: proposto il patteggiamento

Hanno chiesto di nuovo il patteggiamento i sei imputati a processo per le presunte truffe da oltre 22 milioni di euro nei confronti della Regione Puglia per compensi pagati dall’ente, tra il 2006 e il 2019, per migliaia di contenziosi sugli indennizzi agricoli.

A processo ci sono l’avvocato barese Michele Primavera (principale imputato e titolare dello studio legale che porta il suo nome), i colleghi Oronzo Panebianco, Assunta Iorio e Francesca Fiore, il marito di quest’ultima Luca Pedroncelli e la dipendente del Tribunale di Bari Giuliana Tarantini.

Nell’udienza svoltasi oggi in Tribunale, gli avvocati degli imputati hanno riproposto il patteggiamento respinto (perchè la pena era stata ritenuta non congrua) in udienza preliminare dal gup Alfredo Ferraro, che aveva mandato gli imputati a giudizio. Proposta alla quale la Procura ha dato parere favorevole e per la quale sarà necessario discutere nella prossima udienza.

Secondo l’accusa, gli avvocati coinvolti avrebbero intentato migliaia di cause contro la Regione per conto di agricoltori e allevatori destinatari di contributi (con mandati falsi o rilasciati in modo illegittimo) e, per “impedire alla Regione Puglia un’efficace difesa in giudizio”, avrebbero intentato “azioni legali nei confronti dell’Ente in varie parti d’Italia”, come si legge negli atti della Procura, in modo da recuperare le spese legali. Alcune cause erano intentate anche per conto di persone decedute.

L’inchiesta fu avviata dopo una denuncia presentata nel 2018 dal governatore Michele Emiliano.

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