Il sindacato dei medici e dirigenti sanitari italiani (Anaao Assomed) della Puglia chiede alla Regione di ritirare la delibera 412 del 28 marzo scorso. Si tratta del provvedimento che, per ridurre i costi e le spese nel settore della sanità dopo il buco registrato nel 2022, prevede, tra le altre misure, anche il blocco delle assunzioni.
Oggi i sindacati hanno incontrato l’assessorato regionale alla Sanità e, a margine, il segretario dell’Anaao Assomed Puglia, Angelo Mita, ha sottolineato che la delibera è ritenuta «illegittima perché interviene su dinamiche strettamente contrattuali coinvolgendo fondi di natura contrattuale e non regionali».
Per Mita, «nonostante l’impegno formale dell’assessore Rocco Palese e del capo dipartimento Vito Montanaro, in merito alle richieste da noi inviate nel febbraio scorso, nulla è stato fatto né per quel che riguarda i fondi già assegnati alla Regione, né in merito ai fondi trasferiti dall’Inail ed anch’essi in possesso degli uffici regionali».
A ciò si aggiunge, prosegue, «l’ultimo atto della Giunta regionale che non solo commissaria di fatto tutte le Asl della Regione ma interviene impropriamente su dinamiche di natura strettamente contrattuale e che costituiscono, nei fatti, l’ennesima dimostrazione del depotenziamento in atto del sindacato regionale».
Il blocco delle assunzioni, sottolinea ancora Mita, «toglie ogni speranza di poter risollevare l’organizzazione dei servizi pubblici ed in particolare del sistema emergenza-urgenza, umilia gli operatori sanitari, ormai ridotti allo stremo delle forze e che da anni chiedono a gran voce di ridare ossigeno alle dotazioni organiche non più in grado di soddisfare i bisogni di una popolazione sempre più anziana e bisognosa di assistenza. La Regione – conclude – , invece, ha preferito curare i bilanci e non le persone».
