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Servizi socio-sanitari e assistenza ai disabili: dalla Regione Puglia una «pioggia» di fondi

«C’è una vera e propria pioggia di trasferimenti da parte della giunta per l’annualità del 2023. Sono provvedimenti molto attesi da parte delle strutture sociosanitarie che si occupano di salute mentale per adulti e nell’età evolutiva, delle dipendenze patologiche, della riabilitazione extraospedaliera, dell’autismo e degli hospice per malati terminali. Le somme saranno suddivise nelle sei Asl pugliesi». Lo afferma l’assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese, a proposito dello stanziamento di circa 300 milioni di euro per il settore socio-sanitario attraverso alcune delibere approvate dalla giunta Emiliano.

Nel dettaglio, per l’acquisto nel 2023 delle prestazioni dalle strutture private autorizzate ed accreditate dedicate alla salute mentale distinti per salute mentale adulto e salute mentale dell’età evolutiva ci sono 121 milioni per gli adulti e 11.517.783 milioni per l’età evolutiva.

Per l’acquisto delle prestazioni dalle strutture private autorizzate ed accreditate dedicate alle dipendenze patologiche ci sono 13 milioni 643.585 euro.

Per l’acquisto di prestazioni residenziali/semiresidenziali/ambulatoriali/domiciliari ci sono 130 milioni 985.409 euro. Per l’autismo i fondi in totale sono di 5 milioni e 583 mila euro, per gli Hospice ci sono 11 milioni 318.mila euro.

Una sovvenzione mensile di 1.200 euro in favore delle persone con disabilità che abbiano sottoscritto un contratto di lavoro con un assistente familiare formato o non formato, o un educatore convivente o non convivente. È quanto prevede il “Patto di cura” della Regione Puglia, misura che, insieme al “Sostegno familiare”, è destinata a persone in gravissima disabilità e non autosufficienza.

Da giovedì prossimo e fino all’11 luglio, sarà possibile presentare le domande di accesso sulla piattaforma http://bandi.pugliasociale.regione.puglia.it.

Il “Sostegno familiare” prevede, in presenza di una figura di caregiver familiare, l’erogazione di un contributo mensile di 700 euro diretto a valorizzare il ruolo di cura del caregiver.

Le misure sono alternative e non cumulabili, conseguentemente quando viene fatta domanda per una misura, è inibita automaticamente dalla piattaforma la possibilità di richiedere l’altra.

Con la misura del “Patto di Cura”, spiega l’assessora regionale al Welfare Rosa Barone, «vogliamo garantire una sovvenzione mensile e le appropriate tutele previdenziali a chi assiste le persone con disabilità, valorizzandone il lavoro quotidiano. Una misura – prosegue – grazie alla quale andiamo a creare nuova occupazione, potenziamo i servizi sociosanitari e ampliamo la platea dei beneficiari. Agevoliamo in questo modo la costruzione di un modello regionale di presa in carico complessiva, con il coinvolgimento degli Ambiti territoriali sociali e dei Distretti socio-sanitari», conclude Barone.

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