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Atenei, il 53% degli studenti universitari senza posto letto

Borse di studio, la copertura è totale (la Puglia è una delle poche Regioni a garantire tutti gli aventi diritto), ma sui posti letto son dolori. Uno studente su due non potrà avere un posto in una residenza universitaria Adisu. I dati, alla luce della chiusura delle domande per ottenere una borsa di studio, parlano chiaro. Gli aventi diritto alla borsa di studio (che comprende mensa e alloggio) sono 7.049 (su 23.530 domande), di questi 3.996 chiedono anche l’alloggio in residenza, 3.053 preferiscono optare per il contributo affitto. La disponibilità di posti letto, nelle residenze universitarie pugliesi, è di 1.846 posti letto, rimangono fuori 2.150 studenti e studentesse che non possono stare in residenza. In pratica il 53 per cento è “senza letto”. La finestra per presentare le domande si è chiusa lo scorso primo settembre Come accade per ogni anno accademico tutti gli studenti meritevoli e privi di mezzi, iscritti a uno degli atenei pugliesi o in un istituto dell’Alta Formazione Artistica e Musicale potranno usufruire della borsa di studio, a sostegno del loro percorso di studi. Anche quest’anno l’assessorato al Diritto allo studio guidato dall’assessore Sebastiano Leo, garantirà la copertura totale delle borse di studio, misura che vede la Puglia tra le prime regioni italiane ad avere il maggior tasso di grado di copertura delle borse di studio. Il nuovo decreto del ministro dell’università e della ricerca ha incrementato il valore degli importi minimi delle borse di studio dall’anno accademico in fase di avvio integrando quanto disposto dal decreto numero 157 del 12 febbraio 2021.

Per i “fuori sede” e per gli “indipendenti” l’attuale importo è incrementato di 900 euro, arrivando a 6.157,74 euro. Per i “pendolari” l’aumento è di 700 euro che porta il valore a 3.598,51 euro, mentre per quelli “in sede” la crescita è di 500 euro, arrivando a 2.481,75 euro.

Per gli studenti economicamente più svantaggiati, invece, sono previsti ulteriori benefici, come pure per quelli con disabilità e per le studentesse iscritte ai corsi di studio in materie STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) per le quali l’importo della borsa di studio spettante è incrementato del 20 per cento.

Sulla carenza di alloggi, sono in predicato nuove case dello studente in tutte le città universitarie pugliesi, ma il fabbisogno non sarà comunque soddisfatto. Sono in corso le candidature delle nuove residenze sul bando ministeriale Legge numero 338/2000 che prevede il cofinanziamento da parte dello Stato per interventi rivolti alla realizzazione di alloggi e residenze per studenti universitari. A Lecce, ad esempio, oltre alla candidatura della ex caserma Cimarrusti di proprietà della Provincia di Lecce, sarà edificata con fondi Adisu una nuova casa dello studente adiacente alla “Ennio De Giorgi”, che insiste nel quartiere Salesiani a Lecce. E dovrebbero, prossimamente essere candidate le residenze per Bari e Foggia. Recentemente Adisu ha pubblicato la manifestazione d’interesse finalizzata all’acquisizione del diritto di proprietà o di locazione a lungo termine (almeno ultranovennale) di immobili da destinare a residenze universitarie.

La ricerca riguarda Bari, Lecce e Foggia. I posti letto delle eventuali strutture offerte dovranno essere assegnati e fruibili dagli aventi diritto sulla base delle graduatorie per i benefici del diritto allo studio adottate dall’Adisu Puglia entro il 20 dicembre 2022.

«È senza dubbio prioritario garantire un adeguato welfare abitativo studentesco -premette Marco Cataldo, componente del Consiglio di Amministrazione Adisu Puglia – ai nostri ragazzi. Città come Brindisi e Taranto, da troppi anni aspettano di vedere la nascita della prima residenza universitaria. Alcune residenze leccesi, dovranno essere sostituite con le nuove residenze in progetto, per mettere in pratica le politiche di costruzione di una Lecce città universitaria. È importante continuare a dialogare con gli studenti per poter migliorare i servizi anno dopo anno, sempre avendo chiaro l’obiettivo che investendo in formazione si potrà contribuire a far crescere lo sviluppo e la qualità della nostra Regione.

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