Amarezza e delusione. Sono queste le emozioni che accompagnano i tifosi del Bari all’uscita dal San Nicola, che in occasione dell’andata dei playout contro la Ternana fa segnare un doppio record: con 33.808 spettatori la gara non è stata solo la sfida dei playout con la maggior affluenza di sempre, ma anche quella che ha sancito il record stagionale per la Serie B. Un’annata nera per i supporter biancorossi. Soltanto un anno fa sfumava il sogno della serie A, oggi invece a dividerli dalla Lega Pro bastano 90 minuti.
«Io che sono un inguaribile ottimista la vedo durissima, bisognerà metterci l’anima», racconta un tifoso storico, che azzarda un pronostico per il ritorno: «Spero in un 1 a 0 per il Bari gli ultimi dieci minuti». Non trattiene le lacrime dallo sconforto, Maria Antonietta, giovanissima di 11 anni.
«Quando hanno fatto gol pensavo che avremmo vinto – spiega tentando di ingoiare il magone – I tifosi ci sono sempre per la squadra. Ora la squadra deve cercare di vincere perché in serie C non ci vogliamo andare». Per alcuni il pareggio è stato addirittura un buon risultato vista «la terribile performance del Bari. Il primo tempo è stato penoso – spiega un sostenitore fresco di promessa di matrimonio, che ha rinunciato ai festeggiamenti per lo stadio perché «il Bari è il Bari».
«Data l’importanza della piazza la squadra non dovrebbe essere in queste condizioni – sottolinea – La città aveva creduto al progetto De Laurentiis dal primo momento. Non possiamo avere queste delusioni».
E c’è chi per il secondo round, che si disputerà il 23 maggio, si appella al patrono della città. «Speriamo che San Nicola faccia un miracolo. La squadra è imbarazzante. Non so nemmeno se guarderò la partita». La strada è in salita, ma qualcuno ancora nutre una flebile speranza di salvezza. «C’è ancora una possibilità, magari con un pizzico di fortuna. È stata una partita a due facce: primo tempo male, secondo tempo meglio però non l’abbiamo chiusa quando dovevamo – evidenzia un altro tifoso – bisogna avere speranza e poi fare le valutazioni. Per me ci salviamo al novantesimo minuto».
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