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Neonata morta nel letto a Taranto: sequestrato il cellulare della mamma 18enne e i medicinali

La procura della Repubblica di Taranto cerca di far luce sula morte di una bimba di soli 40 giorni di vita, trovata senza vita nel letto dove dormiva insieme ai genitori.

Il pubblico ministero Enrico Bruschi ha già affidato l’incarico di eseguire l’autopsia sul corpicino nella speranza che siano i medici a chiarire cosa ha ucciso la piccola. L’autopsia sarà eseguita domani pomeriggio.

L’altro ieri, intanto, gli agenti dell’ufficio prevenzione e soccorso pubblico hanno sequestrato alcuni oggetti nella camera da letto dove dormiva la bimba. Sotto chiave sono finiti il cellulare della giovane madre, un aspiramuco, un apparecchio aerosol, alcune confezioni di medicine, come la soluzione fisiologica per liberare il naso in caso di raffreddore. Gli investigatori escludono che si sia trattato di un evento volontario. La piccola dormiva con i genitori.

L’inchiesta della magistratura dovrà chiarire le cause del decesso. Si ipotizza che la bimba sia soffocata a causa di un rigurgito o della conseguenza di un forte raffreddore, che potrebbe essersi trasformato in polmonite. Non esclude, tuttavia, anche l’ipotesi di morte in culla. La piccola potrebbe essere stata schiacciata nel sonno da un genitore.

Al momento nel registro degli indagati risultano iscritti, come atto dovuto, i nomi del padre della bimba, un tarantino di 23 anni e della madre, che ha solo diciotto anni. Per loro la procura ha messo nero su bianco l’ipotesi di omissione da cui sarebbe scaturito l’omicidio colposo. Per la legge, infatti, non impedire un evento che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a causarlo.

La coppia, distrutta dalla terribile tragedia, si è affidata all’avvocato Massimiliano Scavo per contribuire all’inchiesta e chiarire qualsiasi responsabilità.

Sarebbero al vaglio, secondo quanto trapelato, anche le posizioni di altre persone, tra cui i medici che si sono occupati di recente della bimba. La neonata era stata dimessa circa un mese fa dal reparto di neonatologia dell’ospedale Santissima Annunziata. Di recente, secondo quanto trapelato, aveva accusato i sintomi di un forte raffreddore. Non è escluso che, a 24 ore dall’esame autoptico, la procura decida di iscrivere altri indagati nel registro dell’inchiesta, in modo da tutelare gli stessi e la validità probatoria dell’esame.

Sabato scorso, al risveglio, i due giovani genitori si sono accorti che la loro piccola non respirava. Subito hanno chiesto l’intervento del 118. Il personale medico ha trovato la neonata in arresto cardiocircolatorio. I tentativi di rianimare il corpicino della bimba non sono riusciti e la piccola che è arrivata al pronto soccorso dell’ospedale che era già senza vita. Su ordine del pm Bruschi, il medico legale Domenico Urso, ha eseguito una prima ispezione del corpo e ha escluso traumi di particolare rilievo indicando la natura colposa dell’evento.

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