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La sfida di Amendola (PD): «Assessore Latronico, confrontiamoci dal vivo per capire chi dice fake news»

È intervenuto tramite un video sul proprio profilo facebook il candidato del Partito Democratico per le elezioni politiche, Enzo Amendola, il quale ha voluto replicare all’assessore regionale all’Ambiente e all’Energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico (Fratelli D’Italia).

Nelle scorse ore, l’esponente della Giunta di Basilicata ha accusato il partito democratico lucano di rilanciare fake news in merito agli aiuti di stato riservati alle imprese sul tema del caro-energia. «Anche in terra lucana, così come in tutta la penisola, si parla del tema più urgente, ovvero quello delle bollette», ha esordito Amendola. «Ho letto dell’assessore regionale Latronico che ci ha accusato di proclamare fake news sugli aiuti di stato. Come sapete molte imprese rischiano di chiudere, quindi anche il bonus per le famiglie, quelle che purtroppo magari saranno colpite fortemente dalla crisi, non sarà di grande aiuto. Per Latronico questa sarebbe una fake news», ha aggiunto l’esponente PD.

Da qui la sfida: «Caro assessore Latronico, vediamoci in una televisione, scelga lei dove, come e quando. Ma vediamo davvero chi dice fake news e chi, invece, ha letto le carte e si è informato per bene sulla questione. La gente capirà chi tra noi fa propaganda e chi parla solo conoscendo approfonditamente le carte», ha evidenziato ancora.

Nel pomeriggio di ieri, Amendola continuato il suo tour nel territorio del Vulture-Melfese. «Prima tappa di oggi all’Azienda “Di Stasi” a Lavello. Da tanti anni le loro produzioni sono ispirate ai principi della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente. Da pioniere, Di Stasi ha scelto di affidarsi all’utilizzo di fonti di energia sostenibili: pannelli solari, controllo satellitare. Export verso Svizzera, Germania, Olanda, Austria. Il mondo da Lavello», ha commentato.

Per l’esponente del Partito Democratico sono numerose le aziende in Basilicata che, in particolare, hanno investito nell’agritech e nell’agricoltura di precisione. «E le istituzioni hanno il dovere di sostenere. Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ad esempio ci sono 43 milioni nel progetto bandiera della diga di Rendina, che fornirà acqua per migliorare l’irrigazione dei campii. Sarà una svolta nel completamento di un’opera così tanto attesa», ha concluso.

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