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Unibas, dal 5 per mille aiuti a meno abbienti e mamme universitarie

La sede materana dell’Università della Basilicata è frequentata anche da studenti residenti in altre regioni meridionali

“Con il tuo cinque per mille l’Università cresce, la comunità fiorisce”, è lo slogan promosso dall’Università degli Studi della Basilicata per lo sviluppo di progetti a favore delle mamme universitarie e dei soggetti meno abbienti. La campagna è stata appena avviata.

Parla il rettore
«Da quest’anno intendiamo investire in progetti per la comunità», ha detto il rettore dell’Ateneo lucano, in una lettera rivolta alla comunità accademica in cui chiede a docenti, studenti e loro famiglie di sostenere l’Ateneo in questa iniziativa. Il progetto si snoderà nel corso degli anni. Sono, in particolare, previste diverse azioni da implementare con il ricavato dei fondi raccolti. Saranno attrezzati spazi dedicati alle mamme universitarie, che così potranno conciliare la maternità con gli impegni di studio previsti dai vari corsi di laurea intrapresi nelle varie facoltà dell’Ateneo.

La Stanza della necessità
Sarà finalizzata a questo la Stanza della necessità nei Campus. Non solo gli studenti in corso, ma anche le aspiranti matricole. Chi, infatti, è alle prese con la scelta dell’università e sta facendo i conti con le proprie possibilità economiche, potrà avere un aiuto. L’iniziativa prevede, infatti, premi di studio agli studenti delle scuole superiori del territorio della Basilicata meno abbienti, che intendono iscriversi a un corso di laurea tra quelli previsti nell’offerta formativa dell’Università. L’intento è quello di «trattenere le eccellenze, far fiorire i talenti e crescere insieme», è scritto sul portale dell’Unibas.

Lo scenario
Alla base della campagna promossa dall’Ateneo lucano c’è la considerazione della complessità dal punto di vista economico e sociale che non solo la Basilicata, ma l’intero paese sta vivendo. Spesso, infatti, numerosi giovani decidono di rinunciare agli studi universitari, a conseguire una laurea, valutando i costi che dovranno sostenere in termini di affitto e di libri e di altre necessità. «Viviamo in un periodo storico in cui la solidarietà e l’inclusione dovranno essere le tessere irrinunciabili di un mosaico di valori che vogliamo consegnare alle nuove generazioni – scrive il rettore dell’Università Ignazio Mancini in una lettera indirizzata alla comunità accademica – Da quest’anno intendiamo investire in maniera più significativa in progetti sociali a beneficio della nostra comunità».

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