Home Cronaca Canosa, esplode ordigno davanti al centro ricerche Farmalabor

Canosa, esplode ordigno davanti al centro ricerche Farmalabor

Un ordigno rudimentale è stato fatto esplodere davanti a una delle vetrate del centro ricerche Farmalabor di Canosa di Puglia di cui è presidente del consiglio di amministrazione nonché amministratore delegato Sergio Fontana, a capo da luglio del 2020 di Confindustria in Puglia. Il nuovo anno era iniziato da poco meno di un’ora quando si è verificato l’episodio. Con ogni probabilità si è trattato di una bomba carta oppure di un grosso petardo. L’esplosione ha mandato in frantumi una vetrata spessa situata su via Pozzillo, non molti metri distante dal cancello principale dell’azienda. La polizia scientifica ha effettuato i rilievi in cerca di indizi utili alle indagini, magari tracce che stabiliscano il tipo di esplosivo utilizzato o che possano aiutare a risalire all’autore. L’unico elemento acquisito sono le immagini di una delle telecamere dell’impianto di videosorveglianza, che puntava proprio la vetrata, che ha ripreso una persona con il volto coperto da un cappuccio scuro, verosimilmente un ragazzo, mentre posiziona l’ordigno e scappa via. Poi la deflagrazione che ha svegliato l’intero quartiere alla periferia della città. Non si conoscono le cause del gesto. Sono diverse le piste che vengono battute in queste ore dagli agenti del commissariato. Dalla ragazzata di fine anno a quella più accreditata di un atto intimidatorio nei confronti dell’imprenditore. Sergio Fontana, contatto, non ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito. Di quanto è accaduto è stata messa a conoscenza la prefettura di Barletta. La procura di Trani ha aperto un fascicolo d’inchiesta. Si scava a fondo nella attività lavorativa dell’imprenditore canosino e in tutto quello che riguarda il ruolo ricoperto in Confindustria, prima di Bari, della provincia di Barletta-Andria-Trani e di Albania e poi regionale. Fontana ha più volte invitato gli imprenditori vittime di estorsioni o comunque finiti sotto lo schiaffo della criminalità a denunciare alle forze dell’ordine perché in un ambiente degradato è impossibile fare impresa. Ha sostenuto che la criminalità sul territorio causasse danni all’economia sana perché, fra le altre cose, allontana gli investitori disposti a portare capitale nuovo. Ha condiviso la denuncia fatta dal procuratore capo di Trani, Renato Nitti, che aveva sottolineato come la sesta provincia fosse esposta alle infiltrazioni criminali. Durante l’anno appena scorso in un incontro pubblico svolto a Canosa alla presenza dei ragazzi delle scuole, si è rivolto agli alunni dicendo loro di essere cittadini attivi sempre nel segno della legalità. Sul territorio, ha più volte detto, ci sono istituzioni che rappresentano in maniera seria lo Stato, come prefettura e procura della Repubblica, ed è in loro che cittadini e imprenditori devono riporre fiducia. Nei ruoli da Fontana ricoperti c’è anche quello di presidente della fondazione archeologica canosina con la quale si impegna affinché il patrimonio storico, artistico e culturale della città, molto del quale ancora da scoprire, non vada perso per sempre.

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Exit mobile version