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Udienza Banca popolare di Bari, parlano i periti

Il valore delle azioni della Banca popolare di Bari, sceso da 9,50 a 2,30, negli anni tra il 2015 e il 2018, sarebbe avvenuto anche grazie a una «discutibile transazione» con la compagnia assicurativa Aviva sull’acquisto delle azioni in vendita. Transazione che, di fatto, «ha sottratto liquidità per lo smobilizzo delle azioni sul mercato interno per circa 25 milioni di euro».

Si è incentrato sulla drastica svalutazione delle azioni, vendute ad un popolo di risparmiatori, dopo l’acquisizione di Banca Tercas, la testimonianza dei due consulenti della procura, Vincenzo Chionna a Michele Danza, ieri pomeriggio, nel processo madre sulla vecchia gestione della Banca Popolare di Bari.
Nel processo sono imputati Marco Jacobini e il figlio Gianluca, rispettivamente ex presidente ed ex condirettore generale dell’istituto, accusati dai pm Roberto Rossi, Federico Perrone Capano e Savina Toscani, di falso in bilancio, falso in prospetto e ostacolo alla vigilanza. In apertura di udienza gli avvocati degli imputati hanno contestato la decisione del tribunale che ha sfoltito, quasi dimezzandole, le liste dei testimoni presentate dalle difese. «Senza testimoni non potremo difenderci», hanno detto i legali.
Ieri il tribunale ne ha riammessi circa 20, portando così a un centinaio il numero totale dei testi che saranno citati.
Il valore delle azioni, dunque, che sarebbero state collocate sul mercato «a sostegno – ha spiegato Chionna – delle necessità finanziarie nate con le acquisizioni Tercas e Caripe» e grazie alle quali «il consiglio di amministrazione, nelle riunioni del 31 dicembre 2014 e del 25 febbraio 2015, deliberava un aumento del capitale sociale a pagamento per un importo complessivo massimo di 30 milioni e mezzo». Solo dopo la trasformazione in spa, si scoprirà che il valore di quelle azioni è pari a zero.
Nella prossima udienza del 28 dicembre, saranno ascoltati altri testi dell’accusa, tra i quali due funzionari Consob, che relazioneranno sulla qualità delle comunicazioni partite dalla Banca popolare.

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