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Superbonus, ecco tutte le bugie

Gentile Direttora, in questi giorni carta stampata e televisioni parlano del Superbonus. Ci sono opinioni così contrastanti che il cittadino rischia di non capire. Vorrei cercare di fare il punto della situazione parlando di fatti incontrovertibili. Partendo da questi, il lettore potrà farsi una personale opinione. Innanzitutto parto da un punto: il decreto legge che ha animato la discussione in questi giorni non interviene sul Superbonus, ma sulla cessione dei crediti di imposta, di fatto impedendola per il futuro (salvo casi particolari agganciati alla presentazione a fine 2022 di alcuni documenti) e limitando l’agevolazione alla sola detrazione sulla propria capacità fiscale. La discussione che ne è sorta, invece, è tutta legata al Superbonus, a quanto è costato e all’efficacia di tale misura. Vediamo alcune delle affermazioni ricorrenti in questi giorni e la verità dei dati: a) Il Superbonus ha creato un buco nei conti dello Stato. Falso. Se fosse così allora questo significherebbe che il Ministero dell’Economia e la Ragioneria Generale dello Stato hanno approvato un bilancio falso a dicembre.

Proprio in questi giorni sono usciti i dati che dicono che il debito italiano è passato dal 155% del 2020 al 144.7 del 2022. Una diminuzione di quasi 11 punti percentuali. È la dimostrazione che il debito scende se il Pil cresce, cosa che non può avvenire con manovre di austerity come la legge di bilancio approvata due mesi fa. b) Il Superbonus ha generato deficit e quindi problemi alla tenuta dei conti. Falso. Solo per questioni contabili è stato anticipato al triennio 2020-2021-2022 l’impatto del Superbonus sul deficit: Istat infatti ha ritenuto che gli importi dei crediti di imposta sono “pagabili” e quindi impattano tutti sugli anni in cui sono stati generati. Quindi il deficit per il 2021 e 2022 passa, rispettivamente, dal 7.2% al 9% e dal 5.6% all’8%, ma questo non ha impatti sugli anni attuali e futuri. Questo significa che si libererà spazio fiscale, che il Governo potrà utilizzare – si spera – per fare qualcosa di espansivo per il nostro Paese, misure che magari permetteranno di far crescere il Pil e ridurre ulteriormente il debito. c) Ci sono miliardi di truffe sul Superbonus. Falso. Confermando quanto già detto dal Comandante generale della Guardia di finanza, ieri il Direttore dell’Agenzia dell’entrate, in audizione, ha chiarito che le frodi da Superbonus sono solo il 5% dei 9 miliardi totali. Si tratta di 450 milioni, ovvero lo 0,7% dei 65 miliardi di investimenti Superbonus ammessi a detrazione. Parliamo del nulla. Spazzata per l’ennesima volta la narrazione della “più grande truffa del secolo”. d) Il Superbonus ha avvantaggiato i ricchi. Falso. È il decreto appena emanato dal Governo che avvantaggia le classi agiate, in quanto solo loro hanno la capacità fiscale per portare in detrazione il credito di imposta e la liquidità necessaria per pagare i lavori. Pertanto gli incapienti, che non hanno liquidità per anticipare i soldi per i lavori… non usufruiranno della misura. Su questo abbiamo già preparato modifiche alla norma, sperando che il governo capisca l’importanza di mantenere la cessione del credito.

Gianmauro Dell’Olio è deputato del Movimento Cinque Stelle

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