Home News Autonomia differenziata, Capone: «Rischia di spaccare il Paese. Non resteremo a guardare»

Autonomia differenziata, Capone: «Rischia di spaccare il Paese. Non resteremo a guardare»

«A leggere le dichiarazioni di questi giorni sembrerebbe davvero che il governo ce l’abbia con il Sud. Tra l’autonomia differenziata del ministro Calderoli e la proposta di differenziazione salariale tra professori del Nord e professori del Sud del ministro Valditara, l’Italia rischia di spaccarsi definitivamente in due e questo, ovviamente, tutto a danno dei cittadini». Lo afferma la presidente del Consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone, commentando su Facebook le dichiarazioni della ministra per le riforme istituzionali, Maria Elisabetta Alberti Casellati, che ha annunciato che domani si terrà un preconsiglio dei ministri, a cui seguirà un consiglio vero e proprio per discutere dell’autonomia differenziata e di una bozza del disegno di legge e quelle degli ultimi giorni del ministro Valditara relative agli stipendi degli insegnanti.

«Sembra una beffa e invece non lo è!», afferma Capone, sottolineando che anche questa volta la bozza del disegno di legge del ministro Calderoli è stata realizzata «senza il minimo confronto con le Regioni» e, prosegue la presidente del Consiglio regionale pugliese, «nella sostanza nulla sembrerebbe cambiato. E pure la voce del Sud è unanime – aggiunge -: prima di tutto bisogna definire i livelli essenziali delle prestazioni e prevedere un fondo perequativo per finanziarli. Solo così potremo garantire a tutti i cittadini italiani gli stessi diritti. Non come ora che l’Emilia Romagna, a parità di popolazione, riceve dallo Stato il triplo della risorse rispetto alla Puglia!».

E con la proposta di Valditara, commenta poi Capone, «passiamo dalla padella alla brace. Insomma – spiega – che gli insegnanti siano pagati troppo poco e abbiano una carriera e una progressione stipendiale piatta è vero ma lo è su tutto il territorio nazionale. Dove la vita costa più cara ma anche al Sud dove i professori, lavorando in contesti delicati e ad alta intensità di povertà educativa, dedicano moltissimo tempo al lavoro con gli studenti e alla costruzione di collaborazioni con la comunità e l’associazionismo per combattere la dispersione e favorire l’apprendimento. È paradossale – conclude Loredana Capone – che uno Stato che non è capace di fornire servizi pubblici fondamentali in quantità e qualità omogenea su tutto il territorio nazionale pensi di aggiungere ulteriori differenziazioni. È chiaro che la Puglia, orgogliosamente Sud, non resterà a guardare».

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