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Bari, i parlamentari scendono in campo: «Potenziare i presidi di sicurezza sul territorio»

Un fitto programma di audizioni ieri in Prefettura per la Commissione parlamentare d’inchiesta sulla sicurezza e il degrado delle periferie in missione a Bari per due giorni.

Tanti i temi toccati e le istituzioni e i rappresentanti del territorio che hanno portato la loro esperienza. L’obiettivo è uno: elaborare le strategie più efficaci possibili in sede di governo per la gestione e lo sviluppo delle periferie.

La commissione visiterà nel corso dell’anno tutte le città metropolitane, prima di Bari è già stata in missione a Roma e Napoli. «Siamo qui per ribadire la nostra presenza sul campo – ha spiegato durante una conferenza stampa il presidente della commissione parlamentare Andrea Battilocchio, insieme ai colleghi Andrea De Maria, Vito De Palma, Antonino Iaria e Roberto Morassut – Vogliamo analizzare e approfondire la situazione delle periferie di tutta Italia. Abbiamo avuto un incontro molto proficuo con il sindaco Decaro e non solo. Ci siamo concentrati molto sulla sicurezza in città ascoltando il prefetto Francesco Russo e il questore Giovanni Signer».

Sul tema della sicurezza non è mancato l’accenno alle forze in arrivo per presidiare la zona della stazione e inviate dal Viminale nell’ambito del progetto Strade sicure. Senza dimenticare la criminalità organizzata, molto presente nel capoluogo. «Il potenziamento del sistema di sicurezza in tutta la città – ha spiegato uno dei componenti della commissione – passando da 8 a 24 volanti, ha consentito di presidiare meglio e prevenire atti illeciti. Su questo siamo d’accordo ed è una delle strade che seguiremo».

La commissione ha poi approfondito il nodo delle occupazioni abusive delle case popolari con il gestore unico di Arca Puglia, Piero Augusto De Nicolo, recependo diversi stimoli e suggerimenti da portare poi in Parlamento. È stato affrontato anche il tema dei fondi da destinare agli amministratori locali per la rigenerazione delle periferie. «Le città italiane hanno tratti comuni e storie diverse, ma delle città non si parla mai. In Italia c’è un grande dibattito sulle Regioni e si parla di re-istituire le province, ma si manca il centro della questione – ha detto Morassut -Le città per essere governate bene hanno bisogno di strumenti efficaci, ai sindaci vanno date strumenti e risorse adeguate». «È un dato – il commento di Antonino Iaria – che l’eliminazione progressiva del reddito di cittadinanza e le difficoltà di attuare i bonus sull’edilizia popolare sita creando difficoltà, anche su progetti già iniziati. L’eliminazione del reddito sta creando problemi evidenti anche di morosità».

La commissione ha chiuso però con una nota di positività. «Girando nei territori delle periferie vogliamo dare un segnale di speranza e fiducia. Troppo spesso si sottolinea l’assenza della politica soprattutto nazionale e invece credo che la presenza sul territori di una commissione di inchiesta specifica sulle periferie sia di per sé un segnale di speranza e fiducia. C’è una luce di speranza anche negli occhi dei cittadini. Compito della politica, al di là dei colori é che questa speranza non venga delusa».

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