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Gioia, il sindaco alla consigliera: «Non la sopporto più, povero marito». È polemica – VIDEO

«Mi deve far parlare consigliere, e mo’ non la sopporto più però! Povero marito, mamma mia!». Non si placano le polemiche a Gioia del Colle dopo la frase pronunciata dal sindaco Gianni Mastrangelo, durante la recente riunione del Consiglio comunale, verso la consigliera di minoranza Milena Pavone, della lista civica “La Bottega”.

Una scivolata istituzionale e di stile, da parte del primo cittadino, nei confronti di una rappresentante del popolo, seppure seduta tra i banchi dell’opposizione: già in passato Mastrangelo aveva fatto ironici riferimenti alla professione della Pavone, insegnante.

Le scuse richieste non sono arrivate dal sindaco, espressione di Fratelli d’Italia, accusato dalle forze politiche avversarie di trattare le donne e le minoranze che siedono a Palazzo di Città con sufficienza e secondo una visione patriarcale. «Questa è barbarie politica ben orchestrata e azionata in un’occasione in cui non ho avuto la possibilità di difendermi e replicare – ha scritto Mastrangelo – su tante cose ci sono passato sopra ma sulle accuse di patriarcato e maschilismo non posso rimanere indifferente ed agirò in tutte le sedi per difendere la mia onorabilità e la mia reputazione».

Secondo il sindaco, il video diffuso e riferito alla sua frase detta in Consiglio sarebbe stato “ritagliato a mestiere” – non si sa da chi – e tuttavia non nega che quella frase, al di là del contesto – è stata effettivamente pronunciata. Accuse rispedite dal mittente da parte della consigliera Pavone che ha denunciato pubblicamente il fattaccio, con un intervento letto in Consiglio comunale prima di abbandonare l’aula.

«Io non ci sto più. E se da una parte è svilente pensare di dover ancora oggi disquisire intorno a temi che dovrebbero essere ormai assunti, dall’altra ringrazio che questa occasione mi consenta di affrontare la questione dell’approccio maschilista in politica – ha detto la Consigliera – Per protesta ho deciso di abbandonare l’aula, perché possa aprirsi una seria riflessione e non una discussione, sullo scadimento del confronto politico e sulle continue mancanze di rispetto nei miei confronti in questa assise da parte del sindaco», ha concluso la consigliera.

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