Home Ambiente e Sostenibilità L’Alta Murgia è Geoparco Unesco, Emiliano: «Riconoscimento per tutta la Puglia»

L’Alta Murgia è Geoparco Unesco, Emiliano: «Riconoscimento per tutta la Puglia»

«Un riconoscimento internazionale e una presa d’atto della straordinaria bellezza, autenticità e unicità di un territorio ricco di geodiversità, preservato e protetto da una gestione virtuosa attuata dall’Ente Parco dell’Alta Murgia e da una rete di Comuni che in questi anni si sono spesi per valorizzare e difendere l’area dell’Alta Murgia, con il supporto della Regione Puglia». Così il governatore Michele Emiliano commenta la notizia dell’ingresso del Parco nazionale dell’Alta Murgia nella rete globale dei Geoparchi Unesco.

Emiliano, nel ringraziare il presidente Tarantini per l’impegno profuso, plaude «a tutti, volontari, associazioni, operatori Arif, sindaci, che hanno saputo proteggere e tutelare, con azioni concrete, questa nostra perla, un patrimonio geologico e geomorfologico che favorisce prima di tutto lo sviluppo sostenibile».

La Regione Puglia, negli ultimi anni, ha dedicato strategie e investito risorse per promuovere e difendere la geodiversità, anche attraverso l’introduzione, tra le prime regioni in Italia, dei concetti di geodiversità e patrimonio geologico nella normativa regionale: «Questo – evidenzia Emiliano – ci ha permesso di individuare le risorse e mettere a punto le procedure per tracciare e conoscere il patrimonio geologico della Puglia». Interventi che hanno permesso anche di perimetrare le aree contigue al Parco dell’Alta Murgia, «coinvolgendo più territori e comuni nella valorizzazione e tutela dell’Alta Murgia. Questo riconoscimento pertanto è un risultato di squadra che sono certo conferirà ulteriore valore e nuove grandi opportunità per la nostra Regione», conclude Emiliano.

Triggiani: «Scriviamo una nuova pagina di storia»

Felice e orgogliosa del riconoscimento si dichiara l’assessora regionale all’Ambiente, Serena Triggiani, ricordando la sua partecipazione, a luglio scorso, all’ultima ispezione dei commissari Unesco nel Parco nazionale dell’Alta Murgia.

«Oggi scriviamo una nuova pagina di storia per le comunità che godono direttamente di una ricchezza così importante ma anche per tutta quanta la nostra regione, in termini di crescita e sviluppo sostenibile», afferma Triggiani, dicendosi certa «che questo sia un punto d’inizio anche per stimolare e favorire processi virtuosi simili di valorizzazione dei territori e delle popolazioni locali anche in altre zone della Puglia».

Decaro: «Un passo in avanti verso il futuro»

«Oggi la Murgia, la Puglia e l’Italia fanno un passo in avanti verso il futuro». Afferma l’eurodeputato Antonio Decaro, presidente della commissione Ambiente a Strasburgo, parlando del riconoscimento al Parco nazionale dell’Alta Murgia come di «un traguardo importante raggiunto grazie alla passione e all’impegno della Comunità del Parco», che egli stesso ha guidato da presidente quando era sindaco metropolitano di Bari.

«Fino a qualche mese fa – ricorda -, sono stato onorato e orgoglioso di aver sostenuto questo percorso insieme al presidente dell’Ente Parco Francesco Tarantini che per questo risultato si è battuto con grande determinazione» fino a giungere a un riconoscimento che rappresenta «una nuova sfida per tutti: abbiamo un bene immenso che dobbiamo tutelare e valorizzare. La difesa naturalistica del nostro paesaggio – afferma Decaro – non è più una variabile ma un dovere se vogliamo davvero lavorare per il futuro della nostra terra».

Ora, conclude l’ex sindaco di Bari, «si apre una nuova fase per il Parco dell’Alta Murgia, che ha davanti a sé obiettivi ambiziosi per sostenere questo impegno: dalla difesa del territorio, alla messa in sicurezza di alcune aree, allo sviluppo sostenibile dei percorsi di valorizzazione dei siti di prestigio naturalistico e alla creazione di sistemi di biodiversità. Dal canto mio, sarò un convinto sostenitore di questo progetto e lavorerò insieme alle istituzioni locali per sostenere anche con risorse Europee il nostro Geoparco mondiale dell’Unesco».

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