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Qatar, Cheddira sfida Cristiano Ronaldo: in palio la semifinale

Ennesimo appuntamento con la storia per Walid Cheddira: alle 16, ora italiana, l’attaccante del Bari sarà di scena con il suo Marocco nella sfida in Qatar contro il Portogallo di Cristiano Ronaldo.

In palio l’accesso alle semifinali del Campionato del Mondo. Chi vincerà se la vedrà con una tra Francia e Inghilterra. Nonostante l’esordio convincente con i Leoni del’Atlante nella gara degli ottavi con la Spagna, il 24enne marchigiano, salvo sorprese, partirà ancora dalla panchina, pronto a subentrare nel corso del match.

Il ct Regragui sta utilizzando il capocannoniere della Serie B sfruttando le sue doti di ‘spaccapartite’, proprio come accaduto contro le ‘furie rosse’, quando dopo essere entrato all’83esimo si è procurato due chiare occasioni da rete, fallendole entrambe, una in area di rigore, l’altra in azione di contropiede. «Non c’è stato il tempo di emozionarsi. La verità è che la palla mi si è spostata davanti e ho sbagliato il momento per colpirla», la ricostruzione della prima azione d’oro capitata sul suo sinistro, raccontata nel corso di un’intervista concessa sulle colonne della pagine nazionali del Corriere dello Sport.

Testa al Portogallo, ma cuore che batte per il Bari. Cheddira dal Qatar ha gioito per la ritrovata vittoria dei suoi compagni di squadra in campionato contro il Cittadella: «La squadra e i tifosi sanno che penso sempre a loro, li seguo. Sono felicissimo che abbiano vinto. Credo che anche a Bari facciano il tifo per me», ha rivelato l’attaccante marchigiano, parlando anche di obiettivi nel torneo cadetto: «Consolidare la categoria, per ora, poi più avanti faremo i conti».

Un pensiero particolare Cheddira lo ha dedicato al suo compagno e amico Michael Folorunsho, tra i goleador della sfida vinta contro i padovani: «È tornata la FoloMask», il messaggio che ha accompagnato una storia su Instagram dell’ex Parma.

Il bomber biancorosso ha quindi ripercorso le tappe degli ultimi mesi, decisivi per la chiamata in Nazionale. Il giocatore di origini marocchine ha ammesso come i 14 gol in 15 partite tra campionato e Coppa Italia gli abbiano dato la carica, la motivazione e la fiducia per raggiungere l’obiettivo: «Quando ho cominciato a crederci? All’inizio di questa stagione, perché in B stavo giovando bene. Poi sono stato convocato per le amichevoli di settembre e si è realizzato il mio primo sogno. Da lì ho spinto al massimo per meritarmi il Mondiale». Cheddira ha quindi fatto chiarezza sulla possibilità di una convocazione da parte della Nazionale italiana: «Nessuno mia ha cercato. Ma sono onesto – ha ammesso – «se anche l’avessero fatto, non avrei potuto accettare. La mia famiglia è marocchina, la mia cultura è marocchina. Volevo giocare per il Marocco».

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