Home Puglia Brindisi Il tedesco che voleva il Brindisi calcio: «Dohlich? Meglio stargli lontano»

Il tedesco che voleva il Brindisi calcio: «Dohlich? Meglio stargli lontano»

«Dohlich? Meglio stargli lontano. Abbiamo avuto problemi con l’Amburgo e due giocatori rumeni per colpa sua». Così il Tus Celle, club di serie D tedesca, al nostro quotidiano su Peter Dohlich, ex dirigente del Celle che fino a qualche settimana fa sembrava intenzionato a comprare il Brindisi Football Club.

«Sarò – dichiarò il 16 aprile Dohlich appena atterrato a Brindisi – qui in questi giorni per capire se posso comprare il club o meno. Sono fiducioso sull’esito della trattativa. Sono interessato al Brindisi perché penso che questo club abbia una buona fanbase e anche una buona squadra, che ovviamente può essere costruita e portata a un livello superiore. È da due settimane che lavoro a riguardo. Con i miei colleghi controlleremo le finanze del club. Sono interessato al 110%».

L’illusione

Dopo le sue dichiarazioni la piazza biancazzurra sperò in un repentino cambio ai vertici societari e si iniziò ad interrogare sulla sua figura. A portarlo a Brindisi Sergio Pizzi, ex dirigente del Brindisi.

«L’ho coinvolto io», commentò Pizzi qualche tempo fa sui social, chiarendo la sua posizione nella trattativa tra Dohlich e Teodoro Arigliano. Pizzi è stato il tramite tra gli Arigliano e Dohlich. Trattativa a cui ha preso parte, per un periodo, anche Vincenzo Visone, un altro ex dirigente del Brindisi, che nelle ultime settimane ha preso le distanze dal tedesco.

L’esito della trattativa è ormai noto: gli Arigliano non hanno mai accettato l’offerta di Peter Dohlich, anzi, di Giancarlo Pastore. Già, perché un’altra figura fondamentale nella trattativa è stata proprio quella di Pastore.

La strana trattativa

Pastore è il titolare della “Kicker-Picker”, una piattaforma che si occupa di scoprire i talenti e valorizzarli e sarebbe stato l’intermediario tra Pizzi e Dohlich.

Proprio con la “Kicker-Picker”, una società con capitale sociale di circa 20mila franchi svizzeri, il tedesco avrebbe tentato di acquisire il club biancoazzurro. Gli Arigliano, potrebbero non aver accettato la sua offerta anche per questo motivo, dato che non è chiaro perché Dohlich, un imprenditore, dovrebbe acquisire un club con una società non sua. Ciò che non sembra totalmente chiaro è anche il passato calcistico del tedesco, su cui pare esserci qualche ombra. Nel 2016 tentò di comprare il Csm Politehnica Iasi, squadra di serie A rumena. Qualche anno dopo fece la stessa cosa con il Rapid Bucarest, squadra anch’essa militante nella massima serie rumena. Ancor prima, però, Dohlich fece calcio nella sua città, a Celle.

Nel 2015 fu nominato dirigente del Tus Celle, squadra della quarta serie con cui le cose non sembrano essere andate al meglio. «Dohlich – ci ha detto il club – ha organizzato un’amichevole con l’Amburgo. Voleva farsi carico di tutte le spese e lasciare le entrate al club. Alla fine, non poteva pagare l’Amburgo e loro volevano da noi i soldi, cosa che non avevamo. Ha ingaggiato 2 giocatori dalla Romania e ha promesso loro dei soldi che non c’erano. Sul caso si è interessata anche la Fifa. Ci ha causato un sacco di problemi. Meglio stargli lontano».

Insomma, Dohlich non sembra aver convinto gli Arigliano. La trattativa tra lui e Arigliano si è arenata e Dohlich è passato dall’essere attivissimo sui gruppi e sulle bacheche facebook brindisine al silenzio. Silenzio che ha deciso di usare anche con la stampa. L’imprenditore è stato più volte contattato dalla nostra testata, a cui aveva assicurato un’intervista tramite i suoi canali social, senza mai aver risposto. Che sia già alla ricerca di un’altra avventura calcistica?

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