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Europee, Decaro pensa già al piano B e valuta la candidatura alla Provincia

L’elezione al Parlamento europeo? Nemmeno per un big della politica pugliese come Antonio Decaro è tanto sicura. E così il sindaco di Bari, che l’anno prossimo dovrà dire necessariamente addio a Palazzo di città, pensa al piano B per l’ipotesi in cui lo scranno nell’Europarlamento dovesse rimanere un sogno. E il “paracadute” potrebbe essere la Provincia di Bari, qualora venisse approvato uno dei disegni di legge presentati dalle forze politiche per mandare in soffitta la riforma Delrio e ripristinare il voto diretto per la presidenza di quegli enti.

L’ambizione di Decaro è nota: dopo l’esperienza decennale al Comune di Bari, il sindaco e presidente nazionale dell’Anci vuole tentare il “grande salto” verso la Regione, per la quale si voterà però soltanto nel 2025, o l’Europarlamento, che invece sarà rinnovato l’anno prossimo. La prospettiva europea, dunque, sembra più vicina e concreta, ma Decaro deve fare i conti innanzitutto con i compagni di partito che nutrono le sue stesse ambizioni. Nella circoscrizione dell’Italia meridionale, in cima alla lista del Pd dovrebbe esserci Lucia Annunziata, la giornalista che ha recentemente lasciato la Rai in aperta polemica col governo Meloni. Dopo di lei, al secondo e al terzo posto del listino dovrebbero figurare due big originari della Campania, dove il Pd è particolarmente forte: circolano i nomi di uno tra il consigliere regionale Mario Casillo e l’ex parlamentare Lello Topo, poi quello di Pina Picierno, attuale vicepresidente del Parlamento europeo.

E qui scatta il rebus per Decaro. Se il Pd pugliese decidesse di sostenerlo in modo compatto nella corsa all’Europarlamento, il sindaco di Bari potrebbe puntare a una posizione “blindata” nel listino del Pd dove, come anticipato, a farla da padroni saranno comunque i campani. Qualora i dem pugliesi non dovessero trovare l’accordo e il presidente Michele Emiliano scegliesse di puntare su un altro candidato, Decaro potrebbe ripiegare sulla Provincia. Al Parlamento nazionale, infatti, sono stati presentati sei ddl, successivamente riunificati in un solo testo, che puntano a ripristinare le Province e l’elezione diretta del loro presidente. Qui Decaro, sindaco uscente di Bari e della Città metropolitana, potrebbe giocarsi le sue carte. In attesa, ovviamente, della partita che forse gli sta a cuore più di tutte: quella per la Regione.

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