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Bruxelles, Decaro e Picierno alla volta della Capitanata

Da giovedì sera Antonio Decaro è in provincia di Foggia e ci rimarrà fino a questa sera quando alle 21,30 consumerà l’ennesimo aperitivo con “dirigenti, amministratori locali e simpatizzanti del Pd e anche dei Civici, in particolare quelli di Con”, la formazione regionale ispirata dal presidente della Regione, Michele Emiliano, nata in occasione delle regionali del 2020.

Il sindaco di Bari, nel tour elettorale in Capitanata, è accompagnato dall’ex europarlamentare e vice presidente dell’Eurocamera, la campana Pina Picierno, candidata anch’ella, che proprio in Capitanata gode di ottime relazioni e anche di buoni consensi. Insieme alla coppia di candidati per Strasburgo del Partito democratico c’è appunto Emiliano. Una presenza per motivare soprattutto i dirigenti civici, cioè quanti, tra amministratori locali e rappresentanti istituzionali si riconoscono nella sigla di Con, a partire dal collaboratore dello stesso Emiliano, Rosario Cusmai, plenipotenziario dei civici di Capitanata.

Il tour è ad ampio spettro: infatti, la triade Decaro/Picierno/Emiliano, guidata dal vicepresidente della regione, Raffaele Piemontese, toccherà tutti i centri nevralgici di buona parte della provincia, compresa una tappa stamani al CeSeVoCa, il centro studi e volontariato di Capitanata, che raccoglie alcune associazioni del terzo settore. Proprio perché lo schema delle elezioni europee prevede la caccia al consenso attraverso stakeholder e opinion leader sui territori, così da moltiplicare le preferenze ai candidati. Infatti, oltre ai comizi, previsti soprattutto dove si vota anche per il rinnovo delle elezioni comunali, come San Giovanni Rotondo, Manfredonia, San Severo, Torremaggiore e Apricena, diversi saranno i momenti “più intimi”, come aperitivi, caffè, cene, convivi e conciliaboli, dove parteciperanno per l’appunto solo i dirigenti.

Decaro e Picierno nel loro tour già ieri hanno battuto forte sugli ultimi sondaggi che danno i dem al sud in rotta di avvicinamento a Fratelli d’Italia, anche se incalzato dal Movimento 5Stelle. I candidati hanno ribadito «il sentimento positivo verso il Pd al sud» e chiesto ai dirigenti locali di attivarsi per drenare consensi verso la proposta politica del maggior partito del centrosinistra che a questo punto, dice uno dei dirigenti più attenti nell’elaborazione dei numeri «può puntare anche a cinque europarlamentari», visto che proprio i pentastellati sono lontani dal 30 per cento di cinque anni fa, così come la Lega che nel 2019 incassò al sud il 23,4 per cento, oggi, invece, attestata su percentuali a una cifra.

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