Home Puglia Foggia Foggia, i progetti «rigenerati» tra Landella e Renzi

Foggia, i progetti «rigenerati» tra Landella e Renzi

Non solo i Fratelli d’Italia, con le dure bordate del commissario Galeazzo Bignami pronunciate già lo scorso autunno. Anche altri esponenti del centrodestra dell’ex sindaco Franco Landella sono più che perplessi sui progetti candidati dalla commissione straordinaria in seno al Pnrr sulla rigenerazione urbana.

Secondo alcuni osservatori si tratta per la quasi totalità dei casi di progetti preesistenti, già finanziati e già presentati, che sono stati soltanto rimaneggiati dagli uffici diretti dall’ingegner Paolo Affatato.
Vale per Borgo Croci come per il Cep. Risale al 2017 infatti il processo di progettazione partecipata dal titolo ‘Il Borgo reale, il Borgo possibile’, che si svolse nell’auditorium della chiesa di sant’Alfonso Maria de’ Liguori in via San Severo, durante il quale si lavorò su quattro tavoli, “mobilità sostenibile e viabilità”, “aree verdi e fruizione degli spazi”, “disagio abitativo” e “disagio sociale” per co-progettare la trasformazione del Borgo.
Risale invece al programma renziano “da periferia a periferia” e a quei 18 milioni di euro, poi divenuti 29 milioni, il finanziamento dedicato al Cep con la realizzazione degli orti sociali e la riqualificazione del mercato coperto.
«Quali sono i progetti presentati da questi commissari che dovrebbero bonificare l’Ente e portare novità ed efficienza? Hanno solo riproposto quel che già c’era di pronto, scopiazzando qui e lì le programmazioni delle amministrazioni Landella», dice con rammarico un ex assessore.
Com’è stato evidenziato da più parti tra le forze politiche cittadine, nel bando Pnrr PinQua sulla rigenerazione urbana sono destinati solo 15 milioni di euro per il comune di Foggia, vale a dire il 3,8 per cento delle risorse complessive che arriveranno in Puglia. Le sperequazioni aumentano nella ripartizione: Bari con 3 progetti avrà 130 milioni, la Città metropolitana di Bari con 3 progetti 45 milioni, la Regione Puglia con 2 progetti 30 milioni, Andria con 3 progetti 45 milioni. Anche Altamura, Trani e Taranto avranno più risorse. È critico su questo punto l’ex presidente della Commissione Ambiente e Territorio del Comune di Foggia del primo mandato Landella, il meridionalista Pasquale Cataneo, attuale coordinatore del movimento lanciato da Pino Aprile, Equità Territoriale.
«A livello comunale, purtroppo, non si avverte ancora, la netta inversione rispetto al passato – osserva – si stanno perdendo occasioni uniche con alcuni indirizzi previsti e irresponsabilmente inevasi dalle due precedenti amministrazioni come la riorganizzazione e valorizzazione dell’area degradata in prossimità della stazione ferroviaria, del dismesso parco merci e l’area urbana circostante che a Bari, invece, con un progetto sperimentale hanno fatto destinare 100 milioni di euro. Anche per il Pnrr non s’incontra chi ha proposte con il risibile risultato di un solo progetto e senza altre risorse. Eppure esistono tantissime zone degradate con grande emergenza abitativa come in via de Petra, al Cep Campo degli Ulivi, Borgo Mezzanone, e tante altre tutte mappate e conosciute soprattutto per la lotta alla povertà e alle diseguaglianze».

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