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Foggia, la neo sindaca Episcopo: «Grata a chi mi ha pensato. Ci sentiamo uniti e forti»

«Sono contentissima del risultato che è addirittura più del doppio del competitor di centrodestra». Lo afferma la neo sindaca di Foggia, Maria Aida Episcopo, eletta ieri al primo turno con oltre il 52% dei voti alla guida della coalizione del centrosinistra allargato.

La sua elezione potrebbe rappresentare la dimostrazione, anche a livello nazionale, delle possibilità elettorali delle forze progressiste unite.

«Già ieri sera ai primi sentori di una vittoria – aggiunge – ne eravamo tutti pazzi, eravamo insieme senza contrapposizioni commisuranti su chi pesa di più o di meno. Finora tutte le mie liste e anche le segreterie collegate alle liste – spiega – mi hanno lasciato grande autonomia operativa in questa campagna elettorale, nessun suggerimento vincolante, mai nulla. Solo tanta condivisione, vicinanza e apprezzamento perché abbiamo deciso di fare una campagna elettorale proiettata sul futuro e non genuflessa sul passato, benché noi il passato di Foggia non lo dimentichiamo e non lo rimuoviamo: è stata un’onta dolorosissima sulle nostre carni però abbiamo deciso di parlare di programmi, di incontrare gente, gruppi, associazioni, famiglie, contesti istituzionali proprio per recepire tutti gli stati d’animo e tutti gli sos che potevano essere annotati nella nostra agenda. Quindi secondo me, per ora, il campo largo è un’unione di forze poste in equilibrio fra loro e io sono il fulcro di equilibrio in questo contesto», prosegue Episcopo.

La neo sindaca guarda, ora, alle sfide che l’attendono. «Anche venendo meno la stagione debitoria del fondo di rotazione, si può aprire lo spiraglio ad assunzioni interne che possano, ad esempio attraverso variazioni di bilancio, riservare quote maggiori alle risorse umane, considerato che anche il turn over non è mai stato compensato se non in modo esiguo».

Episcopo, proposta dal Movimento cinque stelle (e il leader Giuseppe Conte è in viaggio verso Foggia dove nella tarda mattinata terrà un conferenza stampa con la neo sindaca) e sostenuta anche dal Pd e dalle altre forze della coalizione, ha un passato in politica, è stata alcuni anni fa assessore comunale, ma proviene da un’altra amministrazione dello Stato. È infatti dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Foggia. Un mix tra mondo politico e società civile che può rappresentare la chiave giusta per il centrosinistra? «Senz’altro sì – afferma – perché c’è anche bisogno di competenze amministrative e contabili che io ho messo alla prova in questi 7 anni e passa di dirigenza dello Stato, confrontandomi ogni giorno nei Tribunali, consultando ogni giorno le parti prestazionali, occupandomi di reclutamento, di quiescenza, di disabilità degli studenti. Microcosmi operativi che comunque sono traslabili anche sulla macchina amministrativa dell’ente locale».

Occorre quindi far ripartire la macchina del Comune di Foggia dopo oltre due anni di commissariamento, a seguito dello scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose ma c’erano carenze anche pregresse «dovute – continua Episcopo – anche a una “scopertura” di posti notevole: mancano 404 posizioni lavorative ad oggi che la dicono tutta. Abbiamo solo tre dirigenti di ruolo per un Comune che ha 146 mila abitanti, quindi è già nella fascia alta, viene subito dopo i Comuni metropolitani. C’è bisogno anche di una ventata di nuove e innovative metodologie soprattutto collegate alla stagione del Pnrr e alla stagione della fiscalità che ci impone l’Anac con l’obbligo di pubblicazione e di trasparenza a tutti i livelli e contesti. Abbiamo degli obblighi lavorativi che dobbiamo onorare e osservare nell’interesse della collettività».

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