Home Ambiente e Sostenibilità Sversamento e spiaggiamento di idrocarburi: a Lesina Marina l’esercitazione Oil spill della...

Sversamento e spiaggiamento di idrocarburi: a Lesina Marina l’esercitazione Oil spill della Protezione civile – FOTO

Un’esercitazione “full scale” sul rischio sversamento e spiaggiamento di idrocarburi (Oil spill) si è tenuta lo scorso 5 maggio a Lesina Marina su iniziativa della Protezione civile della Puglia in collaborazione con il dipartimento della Protezione civile nazionale, la Prefettura di Foggia, la Capitaneria di porto di Manfredonia, la direzione marittima della Guardia costiera di Bari, l’Amministrazione comunale di Lesina. Hanno partecipato anche i volontari di Legambiente, e con il supporto della Asl di Foggia, Arpa Puglia, Ispra, ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e la fondazione Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici (Cmcc).

L’esercitazione “Oil spill”, organizzata nell’ambito del progetto Interreg Italia-Croazia denominato “Firespill”, di cui la Protezione civile regionale è partner, ha avuto un duplice obiettivo: testare la validità dei modelli di intervento a livello provinciale e comunale, aumentando l’efficacia della capacità di risposta delle strutture operative chiamate ad intervenire, per competenza istituzionale e territoriale, in caso di sversamento di idrocarburi in mare che coinvolge la costa; sviluppare una migliore reazione e un maggiore livello di sicurezza dei servizi di emergenza, anche in ambito transfrontaliero, e migliorare la prevenzione in caso di calamità naturali o provocate dall’uomo.

L’esercitazione ha simulato la presenza, a circa due miglia dalla costa di Lesina, di una nave con una falla da cui l’idrocarburo si disperde in mare, fino ad arrivare sulla lingua di spiaggia a pochi chilometri dal relitto della Eden V, ancora visibile a ricordare che questi incidenti sono già avvenuti e possono avvenire ancora.

Quello dello sversamento in mare di sostanze nocive rappresenta uno dei più gravi pericoli che minacciano il mare Adriatico e in particolare le coste pugliesi, in grado potenzialmente di compromettere irrimediabilmente l’ambiente marino, le zone costiere, le aree protette di grande valore naturalistico e le attività turistico–balneari.

L’appuntamento del 5 maggio ha rappresentato il momento finale di una serie di attività ed eventi programmati, anche con il supporto di altri enti e amministrazioni coinvolti nel progetto alla luce delle rispettive competenze in materia ambientale o per le specifiche responsabilità in tema di gestione delle emergenze e dei rischi di protezione civile.

Seguirà una fase di debriefing, prevista per il prossimo 24 maggio nell’aula consiliare del Consiglio regionale Puglia, durante la quale verificare tutti gli interventi e analizzare punti di forza e debolezza dell’intera operazione.

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Exit mobile version