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La Puglia riduce i debiti con i fornitori, Piemontese: «Politiche di bilancio virtuose»

Nel 2023 la Regione Puglia ha effettuato pagamenti con 14 giorni di anticipo rispetto alla scadenza con debiti con i fornitori che arrivano a 4 milioni di euro su un totale di 560 milioni di euro di fatture ricevute.

Non sarà così necessario costituire il Fondo di garanzia dei debiti commerciali che tutte le Regioni sono obbligate a varare entro il 28 febbraio accantonando risorse del proprio bilancio se non si rispetta il limite massimo di 30 giorni per i pagamenti e non si riduca progressivamente il debito con i fornitori.

Si tratta di un obbligo introdotto dalla Legge di Bilancio nazionale del 2019 a seguito di molteplici richiami e procedure di infrazione aperte dall’Ue nei confronti dell’Italia per i suoi eccessivi tempi di pagamento, tanto che, a gennaio 2020, l’Italia è stata condannata dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea, dopo che operatori economici e associazioni di operatori economici italiani avevano rivolto alla Commissione Ue varie denunce sui i tempi eccessivamente lunghi in cui sistematicamente le pubbliche amministrazioni italiane saldano le proprie fatture relative a transazioni commerciali con operatori privati.

La Regione Puglia può, dunque, non sottrarre risorse per accantonarle a garanzia dei debiti commerciali perché, dalle risultanze istruttorie degli indicatori misurati dalla Ragioneria generale dello Stato, è tempestiva nei pagamenti, avendo pagato le fatture 14 giorni prima della loro scadenza.

Inoltre, la Puglia è molto al di sotto della soglia premiale del 5% del totale delle fatture scadute e non pagate. In parole povere: la soglia del 5% equivarrebbe a 27,96 milioni di euro ma, al 31 dicembre dello scorso anno, la Regione Puglia aveva debiti scaduti e non pagati di soli 3,79 milioni di euro, lo 0,67 per cento rispetto al complesso delle fatture ricevute.

Il vicepresidente e assessore regionale al Bilancio, Raffaele Piemontese, evidenzia che «politiche di bilancio virtuose sono un guadagno per tutti, per i cittadini pugliesi che, con un bilancio in salute, possono vedere soddisfatti i loro bisogni e per gli operatori economici e i professionisti che svolgono lavori, forniscono beni e prestano servizi alla Regione Puglia: una qualità – aggiunge – che è misurata oggettivamente dalla piattaforma della Ragioneria generale dello Stato e che è una delle riforme più importanti richiesta dall’Unione europea all’Italia, al punto che alla tempestività dei pagamenti è legata l’erogazione delle risorse del Pnrr».

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