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A Lecce 57 scuole senza collaudo statico. Una su due ancora senza certificato: il report del Ministero

A Lecce cinquantasette scuole non possiedono il certificato di collaudo statico. È la preoccupante fotografia scattata dal Ministero dell’Istruzione che riguarda bambine e bambini, adolescenti e ragazze e ragazzi del territorio i quali, ogni giorno e per nove mesi l’anno, vivono i plessi scolastici in questione. Anche il capoluogo salentino, dunque, segue il dato nazionale dove – secondo il XXI report di Legambiente, “Ecosistema scuola” – un edificio su due non dispone ancora del certificato di collaudo statico (che nella penisola rappresenta il 46,8% delle scuole).

Tra gli edifici interessati, oltre alle scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie (per un totale di 40 strutture) anche gli istituti d’istruzione superiore, ben 17 (lo “Scarambone”, il “De Pace”, il “Presta Columella”, il “Costa-Fermi”, il “De Giorgi”, il “Banzi”, il “Galilei-Costa”, il “Grazia-Deledda”, l’“Olivetti” e il “Calasso”), oltre al Cpia, il Centro provinciale per l’istruzione degli adulti di via Luigi Pappacoda.
Ma che cos’è il certificato di collaudo statico e a cosa serve? È un documento necessario per legge ed è obbligatorio in tutti i casi di nuova costruzione, ampliamenti e ristrutturazioni che coinvolgono anche gli elementi strutturali o ancora interventi di adeguamento o miglioramento sismico. Il certificato di collaudo statico viene rilasciato al termine delle operazioni e delle verifiche necessarie al collaudo della struttura. Si tratta di un documento necessario per legge ed è obbligatorio in tutti i casi di nuova costruzione, ampliamenti e ristrutturazioni che coinvolgono anche gli elementi strutturali; o ancora interventi di adeguamento o miglioramento sismico.
«Per quanto ci riguarda – ha commentato il consigliere provinciale con delega alla Rete scolastica e al Diritto allo Studio, Fabio Tarantino – le decine di finanziamenti che abbiamo ricevuto e gli appalti che stiamo svolgendo, sono tutti finalizzati sia all’efficientamento energetico, sia al raggiungimento del certificato di agibilità con l’antisismica. Quindi stiamo lavorando su tutto il territorio provinciale tant’è che, negli ultimi giorni, abbiamo ricevuto un finanziamento per demolizione e ricostruzione totale del “Giannelli” di Parabita. Tuttavia, tutta la nuova edilizia scolastica, quella che è stata fatta negli ultimi vent’anni, ha il certificato di agibilità». Il problema, quindi, rimane per le strutture più vecchie sulle quali però è alta l’attenzione della Provincia. «Coi fondi del Pnrr – ha continuato Tarantino – ci stiamo ponendo l’obiettivo di mettere in sicurezza tutti gli edifici però l’ordine di arrivo dei vari finanziamenti è finalizzato prima di tutto all’efficienza energetica, poi dopo sono stati previsti fondi per l’antincendio e, solo successivamente, risorse per l’antisismica. Diciamo che il legislatore avrebbe dovuto dare priorità al raggiungimento delle misure antisismiche e poi a quelle che riguardano l’antincendio e all’efficientamento energetico». I tempi non saranno cortissimi ma l’impegno di superare vulnerabilità e criticità delle scuole salentine, da parte della Provincia, c’è.

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