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Nuovi ospedali in Puglia, a settembre l’appalto per Andria. Melpignano resta in alto mare

Dopo mesi di silenzi e ritardi qualcosa si muove per il nuovo ospedale di Andria così com’è emerso ieri in Commissione regionale Bilancia. L’appalto dell’opera potrebbe partire entro la fine di settembre, così come riferito nella seduta dalla direttrice generale dell’Asl della Bat, Tiziana Di Matteo, la quale ha informato che il piano clinico gestionale è stato rivisto, a seguito della necessità di apportare delle modifiche da cui sarebbe scaturito un contenimento dei costi. Come si ricorderà il progetto iniziale da 106 milioni di euro lievitò fino a 268 milioni di euro, oltre il 150% per effetto dei rincari e della progettazione faraonica. Dopodiché l’intoppo ha riguardato il piano clinico gestionale.

Di Matteo ha confermato che Andria avrà l’ospedale di secondo livello, ma con una serie di tagli per il contenimento delle spese. A partire dalle sale operatorie che scenderanno da 18 iniziali a 12, così come le sale parto che saranno cinque anziché sei, mentre sarà aumentato il numero di mammografi. Il nuovo piano clinico gestionale sarà ora trasmesso ai progettisti per procedere rapidamente con gli elaborati tecnici a loro volta oggetto di verifiche da parte dell’agenzia regionale Asset per recuperare il tempo perduto negli ultimi mesi. In base al cronoprogramma tra dieci giorni sarà firmato il nuovo contratto di progettazione, dopodiché entro agosto Asset chiuderà le verifiche tecniche sul 75% dell’opera e nelle due settimane successive sul 25%.

Per l’ospedale del Nord Barese, invece, si resta in attesa del parere del Dipartimento Salute sul piano clinico gestionale che, com’è emerso dall’ascolto dei direttori generali delle Asl Bat e Bari, è stato trasmesso lo scorso 15 aprile. Ieri è stato fissato anche un incontro con le stesse Asl e i tecnici dell’assessorato regionale alla Salute per arrivare alla soluzione, considerando che a gennaio 2026 va aggiudicata la gara per ottenere i fondi statali legati all’accordo di programma.

Nulla di fatto, invece, il risultato per il nuovo ospedale di Maglie-Melpignano. La realizzazione della struttura è in alto mare, come ha fatto sapere, attraverso una nota scritta, il direttore generale dell’Asl di Lecce segnalando che non ci sono novità nell’iter burocratico. Ecco spiegata la comprensibile preoccupazione del presidente della Commissione regionale Bilancio, Fabiano Amati, che ha sollecitato risposte dall’Asl salentina segnalando il rischio concreto che, di qui ai prossimi anni, la provincia di Lecce resterà con un solo grande ospedale di secondo livello, ovvero il “Vito Fazzi” di Lecce.

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