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Pd, lo scenario pugliese dopo la vittoria di Elly Schlein: Emiliano in sintonia e Decaro in imbarazzo

La vittoria di Elly Schlein spacca in due il Pd pugliese, a partire dai leader Michele Emiliano e Antonio Decaro che salvano il presidente dell’Emilia-Romagna in Puglia, ma si arrendono alla valanga Schlein nel Paese. Un’onda lunga che nel lungo periodo è destinata ad abbattersi sui vertici del partito, alla Regione Puglia e in futuro in chiave elettorale in vista di amministrative, Europee e regionali.

Nell’immediato, tuttavia, gli effetti della vittoria di Schlein saranno limitati. Certo, la virata a sinistra del partito non sarà priva di conseguenze e di possibili torsioni senza escludere il rischio di una scissione. Di certo il governatore Emiliano non si sente a disagio con Schlein pur avendo appoggiato Bonaccini.

Nella mozione vincente, infatti, ci sono personaggi a lui vicini, come il senatore Francesco Boccia o la consigliera del presidente Titti De Simone. Ma soprattutto perché Emiliano è in forte sintonia con le posizioni di Elly che da mesi fa sponda ai Cinque Stelle, da sempre alleati del presidente. La conferma nel post via Facebook a firma di Emiliano che ha rispolverato lo slogan barese “da mo vale” e i festeggiamenti per «un Pd unito e felice di essere in campo su temi che uniscono come emergenza climatica, politiche sociali, accoglienza, limite alla precarietà». Per poi aggiungere un’ammonizione chiara: «È importante lavorare insieme per far sì che il timore di scalate nel partito sia sostituito dalla volontà di aggregare il più possibile».

Diverso il discorso per il sindaco Antonio Decaro, da sempre più vicino alle sensibilità del terzo polo e di quel Matteo Renzi, nemico giurato di Schlein, con cui il capo dell’Anci mantiene rapporti cordiali. Non a caso l’appello del sindaco è chiaro: «A chi ha vinto il congresso toccherà tenere dentro tutte le anime del Partito democratico, a partire da chi ha partecipato a questa giornata con passione. A Bari e in Puglia, la mozione di Stefano Bonaccini ha ottenuto la maggioranza dei voti e di questo voglio ringraziare tutti i cittadini». Sul carro dei vincitori, invece, esultano tutti i sostenitori pugliesi, dalla presidente del Consiglio regionale Loredana Capone ai consiglieri Paolo Campo, Michele Mazzarano, Lucia Parchitelli, Debora Ciliento e all’assessora barese Paola Romano. «Abbiamo vinto – commenta Capone – e quando dico “abbiamo” lo dico con forza perché abbiamo scelto di stare dalla parte giusta: la parte delle persone. La valanga Elly, che tanto descrivono oggi i giornali, c’è stata: il “popolo”, questa parola bellissima, oggi più che mai si fa sostanza, ricchezza e orgoglio nel vocabolario politico». «Un risultato straordinario – così Capone commenta le primarie – frutto di un entusiasmo ritrovato, del coraggio di lottare insieme per i valori in cui si crede, convinti di dover risanare una frattura talmente grande che rischiava davvero di compromettere il futuro del partito: la distanza dalla nostra gente». «Davanti a noi – conclude Capone – davanti al Pd l’impegno ad arginare le destre e a dettare un’agenda che parli la lingua del centrosinistra».

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