Via libera, dal Consiglio regionale della Puglia, al disegno di legge che dispone alcune modifiche alla normativa regionale in materia di incentivazione alla transizione energetica.
Le modifiche, approvate all’unanimità, si sono rese necessarie per evitare che la Corte Costituzionale, dopo l’impugnazione del governo, possa dichiarare la legge incostituzionale.
La norma regionale prevede sconti nella bolletta del gas attraverso le compensazioni da imporre alle società come Tap che hanno infrastrutture sul territorio pugliese.
Con le modifiche apportate oggi la misura di compensazione per ogni impianto o infrastruttura è disposta proporzionalmente fino al 3 per cento, e non nella misura fissa del 3 per cento, del valore commerciale del volume del gas prodotto e trasportato. Inoltre, l’interlocuzione con le imprese spetterà alla Regione.
«Oggi portiamo a casa un importante risultato per i pugliesi che finalmente potranno veder riconosciute le compensazioni per gli impianti e le infrastrutture energetiche che si insedieranno sul territorio», sottolinea il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. «Questo significa – prosegue – che la nostra regione, che si sta distinguendo nell’impegno per la decarbonizzazione dei processi produttivi energetici, oggi non rinuncia a ogni possibile mitigazione dell’impatto di questi impianti sul nostro territorio e alla salvaguardia delle ragioni delle comunità locali».
L’assessore regionale allo sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, spiega che «fare salvo l’impianto normativo è l’obiettivo con cui abbiamo lavorato alle modifiche della legge che, finalmente, riconosce il diritto della Regione Puglia di pretendere delle compensazioni da coloro i quali realizzano infrastrutture energetiche sul nostro territorio. Un risultato importante, in un momento storico in cui, in piena fase di transizione energetica, il numero di impianti previsti potrebbe aumentare in maniera considerevole», conclude.
