Home News Segreteria Pd Puglia, tramonta Piemontese. Lacarra verso la conferma

Segreteria Pd Puglia, tramonta Piemontese. Lacarra verso la conferma

Battuta d’arresto per la candidatura di Raffaele Piemontese a segretario regionale del Partito democratico attraverso un accordo unitario in vista del congresso. Dopo l’avvio della discussione nelle scorse settimane il nome ora sembra essere finito nel congelatore, probabilmente superato dagli eventi delle ultime ore. A partire dall’annunciata crisi politica del governo Draghi con il possibile addio dei Cinque Stelle che potrebbe decretare la fine traumatica della legislatura e il voto anticipato. Un’evenienza non del tutto remota che è stata esaminata in queste ore dai vertici del Pd: il deputato Francesco Boccia, il presidente Anci Antonio Decaro e il governatore pugliese Michele Emiliano.

Se si andasse a elezioni anticipate, questo il ragionamento, il Pd pugliese non potrebbe farsi trovare impreparato con un congresso da celebrare in contemporanea con la scelta delle candidature per le politiche. A ciò s’aggiungono le perplessità sul nome di Piemontese che avrebbe espresso il sindaco Decaro nelle ultime ore ai suoi. I motivi? L’anomala concentrazione di incarichi in capo a Piemontese, vicepresidente regionale, candidato in pectore per la segreteria del Pd e, in prospettiva, per un posto in Parlamento. Ma anche l’eccessiva accelerata alla discussione avrebbe infastidito Decaro e altre correnti interne. Né può bastare l’entusiasmo espresso dalla minoranza del partito con l’onorevole Michele Bordo insieme ai consiglieri regionali Paolo Campo, Ruggero Mennea, Michele Mazzarano e Fabiano Amati. In questo quadro si inserisce anche il silenzio del governatore Emiliano che avrebbe avviato il sondaggio su Piemontese, ma subito dopo si sarebbe defilato. Non a caso il capogruppo regionale Filippo Caracciolo sinora non ha mai convocato la riunione annunciata dei 16 consiglieri per cominciare il confronto su Piemontese. Come se non bastasse, ci sono le perplessità espresse dal segretario uscente Marco Lacarra, molto vicino a Emiliano. «Sono pronto a discutere di tutto, da parte mia non ci sono preclusioni su Piemontese – sottolinea l’onorevole dem – ma non va sottovalutata la circostanza che lo statuto del partito stabilisce l’incompatibilità del ruolo di assessore con quello di segretario. Se Piemontese volesse candidarsi per la segreteria del partito, in pratica, prima dovrebbe prima dimettersi dalla giunta regionale». Di qui la volontà di Lacarra a ripresentarsi al congresso e di aspirare a ricandidarsi come segretario se sarà sostenuto dai suoi vecchi sponsor politici ovvero: Emiliano, Decaro, la presidente Capone e il grosso della pattuglia di consiglieri regionali.

Per altri esponenti del partito, invece, i tempi non sono ancora maturi per parlare del nuovo segretario in quanto manca il regolamento sulle procedure con cui eleggerlo nell’ambito del congresso. Regole che il commissario pugliese inviato da Roma, l’onorevole Francesco Boccia, vorrebbe licenziare entro la fine di luglio. E a ben guardare proprio l’emanazione del regolamento potrebbe determinare la permanenza o il superamento definitivo di Piemontese. Se Boccia lo presenterà come annunciato nei termini vorrà dire che sono tornate le convergenze iniziali su una candidatura unitaria attorno al nome dell’assessore foggiano. In caso contrario tutto sarà rinviato a dopo le ferie quando certamente si riparlerà di una partita totalmente diversa da quella attuale.

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