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Ex Ilva, parla il ministro Pichetto Fratin: «La decarbonizzazione non è mai stata in discussione»

«Non è mai stata in discussione la volontà del Governo di decarbonizzare l’ex Ilva. Come Mase e come Governo stiamo studiando la soluzione tecnica migliore per utilizzare con efficienza uno stanziamento mai visto prima per Taranto, che non possiamo permetterci di perdere». Ha spiegato così il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin l’ipotesi di spostare il miliardo di euro disponibile dal Pnrr al Fondo di coesione. Quest’ultimo, a differenza del primo, non è vincolato alla data del 2026.

«Non dunque un rinvio né un recedere dagli impegni – sottolinea il ministro – ma l’opportunità reale di rispondere finalmente alle attese delle comunità, mantenendo nel contempo lavoro e competitività sul mercato. A chi giova fare polemiche e instillare dubbi su questo tema? Di certo non a Taranto e ai tarantini». Parole che hanno subito sollevato un polverone di polemiche.

«Da tempo denunciamo che la confusione con cui il governo sta mettendo mano ai progetti del Pnrr rischia di far perdere risorse essenziali per lo sviluppo e la crescita del nostro Paese – ha attaccato dal Pd Francesco Boccia -. L’aver voluto mettere mano alla governance sta producendo incertezze e ritardi che probabilmente costringeranno a rinunciare a progetti fondamentali per la transizione ecologica e produttiva del nostro Paese».

Intanto all’interno dello stabilimento di Taranto la situazione continua ad essere critica. Si continua a procedere attingendo a pieni mani dalla cassa integrazione in attesa che l’Esecutivo scelga quale strada intraprendere. In particolare si attende di capire se la strada di un passaggio delle quote di maggioranza di Acciaierie d’Italia in mano allo Stato, tramite Invitalia, può essere concreta al fine di velocizzare gli interventi di risanamento. Tutti interrogativi che il governo Meloni intende sciogliere avendo sotto mano l’intero quadro della situazione.

Negli scorsi giorni era stato il parlamentare dem Ubaldo Pagano, eletto a Taranto, a sottolineare la necessità di uscire dalla condizione di “cassa integrazione perenne”. Anche sindacati la scorsa settimana sono tornati a chiedere un nuovo incontro al ministro del Made in Italy Adolfo Urso. Incontro che, intanto, terrà Matteo Salvini. Il vice presidente del Consiglio, infatti, ha annunciato che presto vedrà il collega di Governo per fare il punto sullo stabilimento di Taranto. «Serve una soluzione non nei prossimi mesi ma nei prossimi giorni – ha affermato il segretario della Lega-. Non voglio che partano i lavori per il ponte sullo Stretto e andare a prendere l’acciaio dall’altra parte del mondo. Serve una produzione forte di acciaio italiano – ha concluso Matteo Salvini -. Serve l’Ilva».

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