Home Sport Taranto, reparto portieri al completo: nessuna gerarchia tra Nobile e Soncin

Taranto, reparto portieri al completo: nessuna gerarchia tra Nobile e Soncin

Matteo Soncin si definisce un portiere reattivo e bravo con i piedi. Nell’ultima stagione è stato titolare inamovibile nella Pergolettese foto da instagram

Con l’arrivo di Matteo Soncin la porta è stata definitivamente blindata con due portieri di spessore. Partire dal basso è il principio base di molti sistemi di gioco e allora il Taranto li ha presi in parola, facendo apporre la firma ai due nuovi numeri uno rossoblù, perché prima di Soncin era arrivato Nobile. Giusto qualche giorno di differenza di approdo per i due atleti che dovranno sudare non poco per convincere Ezio Capuano. Al momento non esistono gerarchie, perché si tratta di calciatori che hanno avuto un passato recente da titolari e che dunque riportare in panchina potrebbe essere interpretato come un torto agli ultimi anni di carriera. Il tecnico, però, potrebbe farli ruotare come fossero giocatori di movimento per tenerli sempre sul pezzo. Qualcosa di simile a quanto fa da anni Gian Piero Gasperini con la sua Atalanta in serie A.

Ai microfoni del media partner, Soncin ha salutato i tifosi ionici definendosi «reattivo» e «bravo con i piedi», caratteristiche che Capuano apprezza di sicuro e che l’hanno indotto a puntare anche sull’ex Pergolettese. Ha parlato, inoltre, di «sana competizione con Nobile» ed è lo spirito giusto per iniziare questa nuova avventura. In ogni caso quanto accadrà nel ritiro di Viggiano, che ospiterà il Taranto tra una settimana esatta e sino al 2 agosto, e il battesimo ufficiale di Benevento in Coppa Italia dell’11 potranno aiutare a comprendere se vi siano o meno delle gerarchie, almeno di partenza, già acquisite. Le prodezze tra i pali di Gianmarco Vannucchi sono ancora ben impresse negli occhi dei tifosi, ma l’estremo difensore toscano appartiene al libro del passato.

A proposito sulle motivazioni che hanno portato alla separazione con il club di Massimo Giove, si è espresso lo stesso tecnico sempre al media partner. Nello specifico un motivo principalmente economico, cioè frutto di una richiesta al rialzo dell’ingaggio, più alto di quello pattuito il precedente ottobre quando venne trovato un accordo poi non ratificato. Nel ritiro potentino, a poco più di 150 km dal capoluogo ionico, potrebbero esserci senza la certezza di rimanervi sia Antonio Matera, sia Ivan De Santis.

Valutazioni

Il primo venne prelevato a gennaio dalla Turria con l’idea di rafforzare la mediana al posto di Antonio Romano, ammaliato dalle sirene del Giugliano. L’ex Fidelis Andria arrivò pensando di poter giocare e in effetti così è stato per un mesetto. Subito l’esordio con il Monterosi il 3 febbraio per 21 minuti e quindi altri 45 con il Cerignola una settimana dopo. Un giallo preso con gli ofantini fa scattare la diffida con il Giugliano, poi 70 minuti con Crotone, 80 con il Catania e 90 con la Turris. La partita con corallini rimarrà l’unica giocata per intero, playoff compresi, perché gli spetteranno soltanto spezzoni di gara. In un modo o nell’altro la fiducia sarebbe venuta meno e adesso, nonostante un contratto che scadrà il 30 giugno del 2025, è alla ricerca di una nuova squadra. Su di lui ci sarebbe, ma non solo, il Sorrento che proprio ieri mattina ha ufficializzato il tecnico che ha preso il posto di Enzo Maiuri: Enrico Barillari, nelle ultime due stagioni a Sestri Levante. L’allenatore rossonero avrebbe espresso parere favorevole all’arrivo di Matera. De Santis, dopo le 9 partite in rossoblù, nella sessione invernale del mercato venne ceduto in prestito alla Fermana. Nelle Marche gioca quattro volte, una da 90 minuti e tre con briciole di tempo da uno, otto e dodici minuti. La rescissione contrattuale con il giocatore, con cui è in essere un accordo sino al 30 giugno 2025, appare dietro l’angolo.

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